“Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia”: così Giorgia Meloni ha commentato l’approvazione del Consiglio dei ministri della riforma fiscale. Prevista Irpef con tre aliquote, IVA azzerata per beni di prima necessità e sanzioni penali attenuate per alcuni soggetti, ma i sindacati e opposizione non apprezzano la legge delega.
La nuova Italia di Meloni
La nuova Italia, secondo Giorgia Meloni, sarà vicina “alle esigenze dei contribuenti” e attrattiva per le aziende. Le nuove regole, rende noto il ministero dell’Economia, saranno operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega. L’obiettivo dichiarato dalla maggioranza è di ottenere, attraverso il nuovo Fisco, una semplificazione e riduzione della pressione fiscale, nonché quello di favorire investimenti e assunzioni.
A questo scopo quindi sarà progressivamente eliminata l’IRAP e ci sarà una riduzione dell’aliquota IRES per chi assume o investe.
I commenti dell’opposizione
La legge delega – costituita da 5 parti e 20 articoli – non è stata accolta con favore né dalle opposizioni né dai sindacati: l’accusa è quella di limitarsi a condoni e a favorire i più ricchi.
“Io mi sono rotto le scatole” afferma Landini, segretario della CGIL “Non ci sto più che sono io che pago le tasse anche per quelli che non le pagano, quando potrebbero pagare più di me.” “È una riforma recessiva” dice invece il leader 5 Stelle Giuseppe Conte, mentre la segretaria del PD Elly Schlein ha commentato asserendo che sia “una baggianata dire che si abbassano le tasse per tutti”; l’unico obiettivo raggiunto secondo lei sarebbe quello di favorire “chi sta meglio”.
Nonostante le critiche, Fratelli d’Italia e gli altri partiti di maggioranza difendono la delega. Si tratta, per Giorgia Meloni, di “una vera e propria svolta per l’Italia”.
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