Connect with us

la settimana tv

Distopie e Utopie: il futuro in letteratura e al cinema

Published

on

Il futuro è un’incognita. Per quanti programmi e ipotesi si possano fare su di esso, non si possono avere certezze su quello che effettivamente accadrà. Di conseguenza, il mondo si potrebbe dividere in due categorie di persone. C’è chi ha paura dell’ignoto e guarda al futuro con uno sguardo pessimistico, e chi invece lo rincorre, desideroso di provare la scarica di adrenalina delle cose nuove.

La tendenza a immaginare il futuro appartiene all’umanità da sempre. Basti pensare all’Apocalisse di Giovanni, l’ultimo libro del Nuovo testamento, che prevede una fine del mondo catastrofica (e quindi certamente di natura distopica). Oppure a “Utopia”, l’opera in cui l’umanista inglese Thomas More (anche conosciuto con il nome italianizzato Tommaso Moro) immagina una società ideale e perfetta.

Cosa ci aspettiamo, quindi, dal futuro? Scopriamolo attraverso lo specchio della mente umana, ovvero il mondo della cultura. Ecco una selezione di film e libri dove si parla di realtà distopiche e utopiche.

1984 – George Orwell

“1984” è il più celebre romanzo dello scrittore britannico George Orwell. La prima pubblicazione risale al 1949, ma Orwell iniziò a scriverlo nel 1948. Infatti, il titolo non è altro che il frutto dell’inversione delle ultime due cifre dell’anno di stesura. L’autore ambienta la storia quasi quarant’anni avanti, quando il mondo è diviso in tre grandi nazioni aggregatesi dopo la terza guerra mondiale, e in cui vige la dittatura. In Oceania, la cui capitale è Londra, il Grande Fratello è a capo del Socialismo inglese.

Il Grande Fratello è un partito unico, che ha lo scopo di tenere sotto controllo tutti i cittadini, per plasmarne le azioni e i pensieri. Attraverso i suoi ministeri, il partito converte qualsiasi dissidente, infliggendogli punizioni tramite la psicopolizia. Il protagonista del romanzo è Winston Smith, impiegato al ministero della Verità e correttore di testi secondo i dettami del partito. Winston si innamora di Julia e entrambi, stanchi di sottostare al regime, decideranno di entrare a far parte di un’organizzazione clandestina anti-governo. Il loro tentativo fallirà miseramente, quando saranno scoperti dal Grande Fratello e riformati.

“1984” è considerato il romanzo distopico per antonomasia. È una pietra miliare della letteratura contemporanea, in quanto esprime a gran voce tutta la paura per il futuro di cui è carico il dopoguerra. Nel romanzo ci sono chiari riferimenti al conflitto mondiale, come la somiglianza tra la figura del Grande Fratello e Adolf Hitler. Nonostante sia stato scritto in un momento storico di grandi avvenimenti, il romanzo riesce a essere indipendente dal contesto e ad abbracciare un concetto molto più ampio. Anche chi lo legge nel 2021 per la prima volta troverà un punto di vista attuale e incredibilmente avanguardistico. Il monito di Orwell è molto preciso: nulla fa più paura di un mondo dove non è permesso essere liberi.

Citazione:

“Nella nostra società, quelli che sanno perfettamente ciò che sta succedendo sono anche quelli che meno riescono a vedere il mondo così com’è”

“V per Vendetta”

“V per Vendetta”, è un film del 2006 diretto dal regista James McTeigue. È la trasposizione cinematografica del romanzo a fumetti omonimo, scritto da Alan Moore e illustrato da David Lloyd, il cui adattamento è stato curato dalle registe, produttrici cinematografiche e sceneggiatrici Lilly e Lana Wachowski. Nella pellicola si ritrovano diverse analogie con “1984”, seppur con un protagonista dalla personalità molto diversa da quella di Winston Smith.

Lo spettatore si ritrova in un futuristico Regno Unito, che si trova in un momento particolare della sua storia politica. Il paese è distrutto in seguito a vari conflitti bellici e si ritrova oppresso dalla tirannia dell’Alto Cancelliere Adam Sutler. Il governo sopprime ogni forma di libertà e perseguita chiunque si opponga al suo piano, proprio come il Grande Fratello. Tra i cittadini ormai passivi e schiavi della situazione, spicca la figura di V, che cela il suo vero volto con una maschera. Un giustiziere anarchico, il cui scopo è di restituire indipendenza e giustizia ai propri connazionali, scatenando in loro un sentimento di vendetta verso il regime.

Citazione:

“I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero avere paura dei popoli”

The Truman Show

“The Truman Show” è un film del 1998, diretto da Peter Weir. La trama ruota attorno alla vita monotona dell’agente assicurativo Truman Burbank, che vive sull’isolotto di Seaheaven con la moglie Meryl. Ha un’esistenza piuttosto comune, eppure è unica nel suo genere. Infatti, Truman viene seguito ogni giorno da circa 5000 telecamere che riprendono ogni attimo della sua vita, senza che lui lo sappia. È la star di un programma televisivo a suo nome che viene trasmesso 24 ore su 24, fin dalla sua nascita, quando è diventato il primo orfano ad essere adottato legalmente da una rete televisiva.

L’esistenza di Truman è un’utopia perfetta, che si svolge all’interno di una realtà fittizia, in cui nessun elemento è reale. La mattina Truman si sveglia, va a lavoro e appena esce di casa, tutti sono pronti a recitare il proprio copione. Seaheaven è una realtà rassicurante, un mondo delle fiabe creato ad hoc per Truman. Nonostante il luogo paradisiaco, Truman, ormai adulto, inizia a cogliere dei segnali che qualcosa non va. La ricerca della verità continua fino a quando non si trova di fronte a Christof, il creatore di quel mondo artificiale.

Christof è annebbiato dal potere che ha ottenuto tramite il suo esperimento, manipolando interamente la vita di un uomo. La vera utopia del film sta nella realizzazione che, per quanto perfetta possa sembrare la realtà, nasconde sempre un lato oscuro o irrealizzabile. “The Truman Show” critica la società, gli spettatori del programma, burattinai che si intrattengono con la vita fittizia di un loro simile, che gioiscono nel vedergli privata ogni sorta di indipendenza. L’unico elemento autentico è lo stesso Truman, il cui unico modo per continuare a vivere felice, sarebbe stato quello di non avere alcuna ispirazione di libertà.

Citazione:

“Là fuori non troverai più verità di quanta non ne esista nel mondo che ho creato per te. Le stesse ipocrisie, gli stessi inganni… ma nel mio mondo tu non hai niente da temere”.

___

Continua a seguirci il sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook e, per essere sempre aggiornato, iscriviti al nostro canale Telegram

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Direttore responsabile: Maurizio Cerbone Registrazione al Tribunale di Napoli n.80 del 2009 Editore: Komunitas S.r.l.s. - P.IVA 08189981213 ROC N° 26156 del 25 gennaio 2016