Nella giornata di ieri, domenica 10 aprile, i francesi si sono recati alle urne per il primo turno di votazioni del presidente della Repubblica. Per essere eletti al primo turno serve la maggioranza assoluta dei voti (50% più uno): visto che nessun candidato l’ha ottenuta, andranno al ballotaggio del 24 aprile i due candidati che hanno ricevuto il maggior numero di consensi, che sono il presidente uscente Emmanuel Macron e Marine Le Pen.
I risultati del primo turno
Nel primo turno, dai risultati definitivi diffusi dal ministero dell’Interno francese, è emerso che il presidente uscente ha raggiunto il 27,85% dei voti, davanti alla leader di Rassemblement National, al 23,15%.
In totale sono stati 12 i candidati che sono scesi in campo al primo turno di votazioni, quattro donne e otto uomini, compreso il presidente uscente Macron. Oltre a quest’ultimo e a Marine Le Pen, anche Eric Zemmour giornalista di “Reconquete!”, partito di estrema destra. Seguono la candidata di destra di “Les Républicains”, Valérie Pécresse, che ha ricoperto diversi incarichi ministeriali durante la presidenza di Nicolas Sarkozy. A destra è candidato anche il sovranista Nicolas Dupont-Aignan di “Debout la France”. Jean-Luc Mélenchon di “France Insoumise” ha 70 anni ed è un ex socialista, adesso candidato con la sinistra radicale. A sinistra ci sono anche l’ecologista Yannick Jadot, Fabien Roussel del “Parti communiste français” e la sindaca di Parigi Anne Hidalgo. Nathalie Arthaud di “Lutte ouvrière”, professoressa di economia in un liceo, milita da sempre nel parito di ispirazione trotskista. Philippe Poutou è nel “Nuovo Partito Anticapitalista”. Chiude la dozzina, al centro, Jean Lassalle di “Résistons”, che raccoglie le aspirazioni del mondo agricolo francese.
Stando ai risultati diffusi dal ministero dell’Interno francese, il terzo classificato è Jean-Luc Melenchon che ha ottenuto il 21,95%. Zemmour si è fermato al 7,1%, Anne Hidalgo che si è fermata al 2%. L’astensione è stata del 26,31%, il livello più alto dal primo turno presidenziale del 2002, quando fu del 28,4%.
I sondaggi su chi sarà il prossimo Presidente
Al via, dunque, i sondaggi riguardo a chi tra Macron e Le Pen potrebbe vincere al secondo turno. I francesi ritengono che il presidente uscente potrebbe vincere su Le Pen con un punteggio compreso tra il 54% e il 51% contro il 46%-49% della candidata di destra.
Già cinque anni fa Macron vinse con il 66,1% dei voti contro il 33,9% di Marine Le Pen, ma la situazione è ben diversa oggi, come sottolineato dallo stesso Macron: “Nulla è ancora deciso, quello che succederà nei prossimi quindici giorni è decisivo per la Francia e per l’Europa“. A schierarsi con l’attuale premier francese, Mélenchon che ha detto: “Neppure un voto deve andare a Marine Le Pen!” e Valérie Pécresse, che ha detto che voterà per lui. Al contrario, Zemmour ha invitato il suo 7% a votare per Le Pen: “Ho molti disaccordi con Marine Le Pen, ma davanti a lei c’è un uomo che ha fatto entrare milioni di immigrati e che farà di peggio se sarà rieletto. Invito quindi a votare per Le Pen”.
É da tenere ben presente che in Francia il presidente della Repubblica detiene il potere esecutivo e anche un potere di indirizzo politico, specialmente in politica estera, a differenza dell’Italia. È, inoltre, il capo delle forze armate francesi, la più alta carica della magistratura, la più alta autorità della Legione d’onore. Il potere più importante esercitato dal presidente è la nomina del primo ministro e la possibilità di sciogliere l’Assemblea. Per tali ragioni, colui che i cittadini francesi eleggeranno al prossimo turno di votazioni giocherà un ruolo chiave nella storia del paese, considerato anche il difficile periodo storico nel quale stiamo vivendo.
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