Una ragazza ucraina di 23 anni, profuga di Kiev, è stata uccisa a coltellate in un campo, a Villa Giulia. Bloccato il marito 43enne alla stazione ferroviaria di Bologna, probabilmente stava cercando di lasciare l’Italia.
Ragazza ucraina uccisa a coltellate
La ragazza si era già rivolta ai Carabinieri per denunciare le vessazioni alle quali venina sottoposta da parte del marito. Le indagini sono partite subito dopo la denuncia della sua scomparsa da parte di un amico.
La ragazza lavorava come cameriera e dando occasionalmente lezioni di pianoforte mentre il rapporto con il marito era prossimo alla separazione: sarebbe tornata a casa per prendere i suoi vestiti ed altri effetti personali quando sarebbe iniziato l’ennesimo litigio. Nel frattempo, al 42enne è stato contestato l’omicidio della 23enne che ha fornito alcuni elementi hanno permesso di rintracciare il corpo e una borsa contenente gli indumenti, un coltello e un taglierino.
Purtroppo non c’è tregua alla lista di femminicidi che stanno investendo i nostri tempi. La violenza sulle donne è una piaga sociale su cui non si può abbassare la guardia e che va combattuta.
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