All’alba dell’8 dicembre scorso, si tenne la prima esecuzione di un manifestante dall’inizio delle proteste in Iran. Mohsen Shekari, aveva 23 anni ed era stato arrestato per aver bloccato una strada e aver ferito un membro della forza paramilitare dei Basij.
Eseguita una seconda condanna a morte
Questa mattina un secondo manifestante, Majidreza Rahnavard, è stato giustiziato con l’accusa di aver ucciso due Basiji.
Anche un ex calciatore, Amir Nasr-Azadani, di 26 anni, e l’attore teatrale Hossein Mohammadi potrebbero essere condannati a morte per aver “minato la sicurezza del popolo”.
Il Ministero degli Esteri di Teheran, inoltre, ha fatto sapere che l’Iran ha deciso di imporre sanzioni a 10 persone e 5 entità europee. “Gli individui e le entità europee hanno anche sostenuto gruppi terroristici e incoraggiato la violenza e il terrorismo, che hanno portato ad atti terroristici e alla violazione dei diritti umani contro il popolo iraniano”, si legge nel comunicato del Ministro.
Non si è fatta attendere la risposta dell’Ue. L’Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, ha ribadito che l’Ue considera inaccettabili le esecuzioni dei manifestanti e che adotterà sul punto una posizione molto severa.
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