Erutta il vulcano Fagradasfjall, poco a sud della capitale Rejkyavika, in Islanda. L’eruzione vulcanica è iniziata la notte del 19 dicembre in un’area dove l’attività sismica è stata molto intensa già a partire da novembre. L’eruzione è iniziata a pochi chilometri a nord-est di Grindavik, poco dopo le 22:30 ora locale (le 23.30 in Italia), provocando “laghi” di lava di oltre 150 metri.
Stato di emergenza nella zona colpita
Da giorni la protezione civile aveva dichiarato lo stato di emergenza nella zona e sono state evacuate quasi quattromila persone dalla cittadina. “Non sappiamo quanti danni potrà causare”, ha detto il presidente islandese, Gudni Jóhannesson, annunciando su Facebook l’inizio della prevista eruzione. “Sottolineo che tutti devono seguire tutti i consigli e le istruzioni del nostro personale della Protezione Civile”, ha aggiunto.
Magnús Tumi GuÐmundsson, geoscienziato, che ha sorvolato i luoghi dell’eruzione, ha affermato che non sorprende che l’entità dell’eruzione sia diminuita: “Ma c’è ancora molta eruzione e la lava è molto attiva, la frattura che si è aperta é lunga quattro chilometri. Solo per fare un confronto, forse è il doppio di quello che si è verificato durante l’ultima eruzione di Litla Hrút, e nel corso di sette ore”.
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