Sanzioni e rubli
“Putin ha già perso: non ha conquistato l’Ucraina”. Queste le parole pronunciate nella notte da Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca. “Il modo in cui Putin ha definito la vittoria sin dall’inizio della guerra era conquistare l’Ucraina, marciare su Kiev vittorioso e privare il paese della sua sovranità. Chiaramente” ha spiegato nel corso di un briefing con la stampa “questo non è accaduto”.
Gli Stati Uniti si sono detti pronti a emettere nuove sanzioni nei confronti della Russia e non si è fatta attendere la reazione di Mosca: secondo il Cremlino ulteriori sanzioni non aiuteranno Washington a raggiungere i propri obiettivi – lo dimostrerebbe, come scrive in un comunicato l’ambasciata russa negli Stati Uniti, il rafforzamento del rublo.
Nel frattempo, anche l’Unione Europea lancia il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. “Putin deve pagare un prezzo per questa aggressione” ha dichiarato a riguardo Ursula von der Leyen.
Kuleba: “L’unica cosa che alla fine crollerà è la Russia”
“Credo che il nostro giorno della liberazione si avvicini” ha dichiarato invece il leader ucraino Zelensky durante un discorso registrato trasmesso in Danimarca. “Lo stato russo” ha detto ancora Zelensky “non è pronto a fermare la guerra. Stanno sognando di catturare l’Ucraina e altri Paesi europei, ma i loro sogni non si avvereranno.”
Anche Dmytro Kuleba, ministro degli esteri di Kiev, lancia un messaggio speranzoso: “L’unica cosa che alla fine crollerà” ha detto, riferendosi agli attacchi aerei che per tutta la notte hanno bombardato l’Ucraina “è la Russia e la sua capacità di invadere, bombardare, uccidere, depredare e stuprare”.
Aiuti a Kiev: “La vostra lotta è la nostra lotta”
Tutta l’Europa, intanto, si prepara a mandare nuovi aiuti a Kiev: la Gran Bretagna fornirà aiuti umanitari per 45 milioni di sterline, mentre l’Unione Europea, come annunciato da Ursula Von der Leyen, manderà all’Ucraina altri 200 milioni di aiuti.
“Con questo nuovo impegno” ha dichiarato la presidentessa della Commissione Europea “diciamo al popolo ucraino: la vostra lotta è la nostra lotta”.
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