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Manganellate agli studenti, Schlein annuncia un’interrogazione parlamentare

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Manganellate contro gli studenti che si sono spinti contro il cordone delle forze dell’ordine: questo quanto successo a Torino durante la protesta contro Giorgia Meloni, che, in quel momento, si trovava nella città per partecipare alla conferenza Stato-Regioni.

Feriti tra polizia e manifestanti

Tra manifestanti e polizia risultano esserci diversi feriti – ma nessuno di questi, per fortuna, in modo grave. Nei video che circolano in rete, immediatamente diventati virali sui social, si vedono agenti di polizia che colpiscono diverse persone con i manganelli. La Digos della questura di Torino ha identificato circa 60 persone e i reati ipotizzati vanno da resistenza e lesioni a pubblico ufficiale fino a lancio di oggetti pericolosi e manifestazione non autorizzata.

Amnesty International Italia, in una nota, ha dichiarato che quello degli agenti sarebbe stato “l’ennesimo uso della forza illegittimo” ben “distante dagli standard internazionali cui devono aderire e che prevedono, per le stesse forze di polizia, un ruolo di vigilanza e facilitazione delle assemblee pubbliche, in cui dialogo e tentativi di de-esclation delle tensioni sono basi fondamentali per la tutela, l’esercizio e il pieno godimento del diritto di assemblea e protesta pacifica”.

Zan: “L’uso della violenza ingiustificata non è tollerabile”

Ma Amnesty non è la sola ad aver espresso biasimo per il comportamento delle forze dell’ordine: Alessandro Zan, deputato del PD, chiede che il ministro Piantedosi chiarisca l’accaduto.

Oggi studentesse e studenti anche giovanissimi” afferma “mentre legittimamente manifestavano a Torino sono stati caricati e manganellati dalle forze dell’ordine. […] L’uso della forza e della violenza ingiustificata” conclude “non è tollerabile”. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha annunciato un’interrogazione parlamentare: “Bisogna chiarire quel che è accaduto” spiega “perché abbiamo visto scene di repressioni molto forti rispetto a una protesta di giovani e giovanissimi.

Crosetto: “I centri sociali cercano lo scontro fisico”

Maurizio Crosetto, ministro della Difesa, ha scaricato la responsabilità degli scontri sui centri sociali.

Durante queste manifestazioni ci sono persone che cercano la violenza e lo scontro. Io ho visto da una parte i centri sociali che cercano lo scontro fisico e dall’altra forze che hanno mischiato queste persone, quelle che sono abituate a cercare violenza e altre che si sono trovate infilate. Sono” conclude “situazioni difficili da gestire per le forze dell’ordine.”

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