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Oscar 2024: il trionfo di Oppenheimer

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Quella degli Oscar è sempre una serata magica: il tappeto rosso, gli abiti, l’attesa, l’atmosfera… il cinema, anche in quest’epoca disincantata, con le sue storie ancora riesce a farci sognare. Anche quest’anno, tra abiti glam e una spolverata di follia, c’è stata la tanto attesa premiazione: ma chi si è aggiudicato l’ambita statuetta d’oro?

Trionfo per Oppenheimer e tanti premi per Povere Creature!

Possiamo senza dubbio dire che per Oppenheimer sia stato un trionfo: il film di Chistopher Nolan si è infatti aggiudicato sette statuette su quattordici nomination – miglior film, migliore regia, miglior attore protagonista [conferito a Cillian Murphy] , miglior attore non protagonista [conferito a Robert Downey Jr] miglior colonna sonora, miglior montaggio e migliore fotografia.

Molti premi anche per il visionario e conturbante Povere Creature! di Yorgos Lanthimos (tratto dal romanzo di Alasdair Gray, edito in italia da Safarà) – Emma Stone è infatti stata premiata come miglior attrice protagonista e il film si è anche aggiudicato il premio per i migliori costumi, per il miglior trucco e parrucco e per la migliore scenografia. Barbie, invece, ottiene un solo oscar: quello per la miglior Canzone Originale – What i was made for? di Billie Eilish.

Inghilterra e Giappone da Oscar

Ma non è mancata qualche sorpresa: inaspettatamente, Il ragazzo e l’airone di Myazaki ha infatti vinto il premio come miglior film di animazione e a Da’Vine Joy Randolph è stato consegnato il premio come miglior Attrice non protagonista per la sua perfomance in The Holdovers. Io Capitano di Garrone manca l’Oscar per il miglior film internazionale – titolo conquistato invece da La zona di interesse, che ottiene anche il premio per il miglior suono.

La miglior sceneggiatura non originale per l’academy è invece quella di American Fiction, la miglior sceneggiatura originale quella di Anatomia di una Caduta; il miglior Corto Live Action The Wonderful Story of Henry Sugar – tratto da un racconto dell’amato Roald Dahl – mentre il miglior corto d’animazione è War is over! Ispired by the music og John e Yoko. Il miglior film documentario è 20 Days in Mariupol, e, infine i migliori effetti visivi sono quelli di Godzilla Minus One.

articolo di Simona Lazzaro

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