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Cronaca

Sale la tensione tra Russia e Italia: “Italia servile e miope”

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Sale la tensione tra Russia e Italia

Sale la tensione tra Russia e Italia: “Per 8 anni abbiamo cercato di chiudere il conflitto con le parole in Donbass” ha dichiarato Maria Zakharova, portavoce del ministro degli esteri russo “Abbiamo trattato, ma il conflitto è cominciato quando Stati Uniti e Unione Europea, con il tacito consenso dell’Italia, hanno sostituito il regime ucraino con conseguenze fatali per l’Ucraina. Abbiamo aspettato 8 anni e voi non ci avete aiutato, compresa l’Italia che è stata zitta e non ha applicato sanzioni a Kiev, quindi ne siete responsabili anche voi.”

L’ambasciata russa: “In Italia crescente campagna russofoba”

Nel frattempo, l’ambasciata russa a Roma denuncia una “crescente campagna russofoba”, una “grande campagna lanciata in Italia contro la cultura russa” che alimenterebbe i sentimenti anti-russi tra gli italiani e che sarebbe mirata a discriminare tutti i cittadini russi residenti in Italia.

Il ministro degli esteri di Mosca accusa l’Italia di aver adottato un comportamento “servile e miope, di aver dimenticato l’aiuto fornito dalla Russia durante l’emergenza covid e le banche italiane di essersi rifiutate di servire in più occasioni i cittadini russi “compresi” dicono “i dipendenti delle rappresentanze diplomatiche”.

Mosca critica anche la scelta dell’Italia di non trasmettere notizie da parte di media russi: “la trasmissione di informazioni sugli eventi viene effettuata esclusivamente sulla base di fonti occidentali o ucraine” si legge ancora nel report dell’ambasciata “e questo approccio parziale ha un’influenza chiave sull’atteggiamento degli italiani nei confronti dei cittadini russi che vivono in Italia, così come degli immigrati di lingua russa dell’ex-Unione Sovietica.”

Continuano i bombardamenti

Intanto la Russia continua a bombardare l’Ucraina: i bombardamenti nella zona del Severdonestsk si sono decuplicati: “i russi” dice il capo dell’amministrazione regionale Sergey Gaidai “stanno livellando il Severdonetsk e Lysychansk”.

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