Stop al “segreto retributivo” negli annunci di lavoro.
Cosa significa?
Con una direttiva, il Parlamento europeo ha stabilito che che lo stipendio dovrà essere comunicato obbligatoriamente nell’annuncio o durante il primo colloquio di lavoro. L’articolo 5 del documento, infatti, prevede l’obbligo per le aziende di “individuare il livello retributivo iniziale o la relativa fascia da corrispondere al lavoratore per una specifica posizione o mansione”.
Le nuove indicazioni dovranno essere adottate dai Paesi membri entro 3 anni. La direttiva è stata approvata con più di 400 voti a favore. Tra quelli che invece si sono opposti alla proposta ci sono sei italiani, due di Forza Italia e quattro di Fratelli d’Italia.
Perché eliminare il segreto retributivo
L’obiettivo è arrivare a più chiarezza e correttezza nelle offerte di lavoro e ridurre il divario salariale di genere. Il testo, infatti, affronta anche il tema del gender pay gap: ogni azienda con più di cento dipendenti dovrà correggere eventuali disparità salariali qualora superino il 5% senza alcuna giustificazione. Inoltre, ai lavoratori e alle lavoratrici sarà consentito accedere a dati aggregati per genere sulle retribuzioni per conoscere i criteri di eventuali aumenti di stipendi.
Per i datori di lavoro che non si adegueranno a tale direttiva entro 3 anni, sono previste multe, mentre per i lavoratori e lavoratrici è previsto un risarcimento.
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