Dal 15 luglio sono attive le nuove regole sul Whistleblowing, coinvolgendo aziende con una media di 250 dipendenti nell’ultimo anno.
La Direttiva UE 2019/1937 espande la tutela dei whistleblowers, consentendo di denunciare anonimamente. Il Decreto Legislativo n. 24 del 10 marzo 2023, che attua la direttiva, prevede sanzioni fino a 50.000 euro gestite dall’ANAC.
Dipendenti potranno denunciare in modo anonimo
La norma copre la segnalazione di violazioni del diritto dell’Unione e normative nazionali. La tutela è estesa ai dipendenti del settore privato, allineandosi alla PA. Le novità includono la protezione da ritorsioni e il supporto finanziario e psicologico durante le indagini.
Il Whistleblowing è la segnalazione di illeciti e rischi sul lavoro. La direttiva mira a prevenire reati e promuovere trasparenza e responsabilità. L’anonimato del segnalante è garantito e l’identità protetta per legge. La norma include tutele anche per facilitatori.
La segnalazione può avvenire all’interno dell’azienda o alle autorità competenti nazionali o dell’UE. Le aziende devono fornire canali di segnalazione adeguati. Le piccole aziende sono esentate. Se l’azienda non offre canali di segnalazione, il Whistleblower può divulgare pubblicamente le informazioni.
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