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1 anno agoon
L’uragano Helene semina morte e distruzione nel Sud degli Stati Uniti.
Il bilancio è provvisorio, le vittime accertate sono 118 distribuite in sei Stati. Lo riferiscono le autorità, avvertendo che il bilancio è destinato ad aumentare.
Sono centinaia le persone che al momento non sono rintracciabili. Liz Sherwood-Randall, consigliere del Dipartimento per la Homeland: «Le vittime potrebbero arrivare a 600». È una cifra che non ha al momento conferme, ha precisato la stessa consigliera, ma sono centinaia le persone che al momento non sono rintracciabili. Soprattutto in alcune contee della North Carolina, lo Stato più colpito, dove ci sono 56 vittime accertate.
Venerdì l’uragano Helene si è abbattuto sulla costa occidentale della Florida, nella zona a nord di Tampa, per poi risalire ed estendersi verso nord e nord Est toccando la Georgia, le due Carolina, il Tennessee e arrivando sino alla Virginia dove ci sono stati due morti.
L’uragano è il secondo più devastante degli ultimi 50 anni, dietro a Katrina nel 2015 (1.833 vittime). Oggi Joe Biden visiterà North e South Carolina, assicurando alle popolazioni colpite che il governo starà con loro “fino a quando servirà”.

Il presidente ha definito “storico” l’uragano Helene e ha promesso di andare “prima possibile” in tutte le aree colpite entro questa settimana. La sua vice Kamala Harris, candidata presidenziale dem, farà tappa in Georgia, dove è già sbarcato lunedì Donald Trump.
Le immagini da Horseshoe Beach rivelano la distruzione del tifone Helene, con morti a Perry, mareggiate di più di 4 metri, milioni di persone senza elettricità. In alcune contee mancano i collegamenti cellulari e questo rende i soccorsi complessi e anche la possibilità di tenere una contabilità accurata di chi è stato soccorso e chi ancora manca all’appello.
North Carolina e Georgia sono due degli stati più colpiti da Helene, ma sono anche due cruciali stati in bilico nelle elezioni di novembre.
Il governatore della Carolina del Nord ha invitato i residenti a non mettersi in viaggio perché troppo pericoloso. Dove molti centri non risultano raggiungibili a causa delle strade crollate, le squadre di soccorso stanno cercando di far arrivare i rifornimenti per via aerea.
Danni per decine di miliardi di dollari, ha fatto sapere la Casa Bianca, che ha attivato decine di satelliti della rete Starlink – quella controllata da Elon Musk – per consentire alla popolazione di usare internet ad alta velocità e comunicare con le autorità. Prima dell’annuncio della Casa Bianca era stato però Donald Trump a dire di aver parlato con Elon Musk – fra i suoi più convinti sostenitori – dell’opportunità di installare al più presto la rete.
Tuttavia, i collegamenti erano stati fatti ben prima dell’annuncio di Trump tanto che Biden, intervenendo nel pomeriggio, ha precisato: «Tutto questo è già avvenuto».
In North Carolina, secondo quanto riferito dalla FEMA ci sono 40 sistemi satellitari Starlink e altri 140 sono stati inviati. Qualcosa di positivo che ha a che fare con la tecnologia, e in particolare con una nuova tecnologia implementata da Apple.
Stiamo parlando dei messaggi via satellite, resi disponibili per milioni di utenti iPhone con il rilascio di iOS 18. Un rilascio provvidenziale, se si considera che è avvenuto a pochissimi giorni da una catastrofe di questa portata.

La difficoltà maggiore, per i superstiti, era comunicare con il mondo esterno. Grazie alla funzione di messaggistica satellitare, gli utenti di iPhone hanno potuto mettersi in contatto con i propri cari, a patto che anch’essi avessero un iPhone con su installata l’ultima versione di iOS.
“Con il servizio Verizon completamente morto dopo l’uragano, il servizio di messaggistica satellitare Apple è stato estremamente utile per contattare e far sapere alla famiglia che eravamo al sicuro”, ha raccontato un utente su X.
Alcune funzionalità di Apple si erano già rivelate “salvavita” in passato (il riferimento è alle funzionalità sanitarie, come quelle di monitoraggio parametri cardiaci, di Apple Watch). I messaggi satellitari si inseriscono in questo contesto, e non è affatto improbabile che in futuro si racconteranno storie su come anch’essi siano stati determinanti, per il salvataggio di una persona.
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