Il parco nazionale di Yellowstone, negli Usa, nei giorni scorsi è stato colpito da forti piogge e inondazioni che hanno causato una serie di problemi. La regione settentrionale del parco ha subito innumerevoli danni ed è stata chiusa per un “periodo di tempo considerevole”, spiegano i funzionari del parco, probabilmente fino alla fine della stagione, mentre la parte meridionale meno colpita potrebbe aprire già lunedì.
Purtroppo le chiusure hanno fermato la preparazione per il 150esimo anniversario di Yellowstone. Tutti e cinque gli ingressi del parco sono stati chiusi al traffico in entrata per la prima volta in estate dopo la serie di devastanti incendi del 1988.
Il National Park Service ha affermato che sta lavorando per evacuare i visitatori e il personale rimasti in varie località, in particolare nel fianco settentrionale più colpito di Yellowstone. Il sovraintendente del parco, Cam Sholly, ha sottolineato: “È probabile che l’anello settentrionale sarà chiuso per un notevole periodo di tempo”.
A risentirne, intanto, sono anche i gestori degli hotel che, dopo due anni di pandemia, avevano riposto le speranze in una ripresa quest’anno. La proprietaria dello Yellowstone Gateway Inn, Keri Huesing, ha dichiarato: “Non c’è nessuno qui”.
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