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Rosa SerraLo yoga è una disciplina di origine orientale molto antica. La maggioranza degli studiosi concorda nel collocare la sua nascita in India, intorno al 5000 a.C. La diffusione della dottrina era principalmente orale, trasmessa da un maestro al proprio discepolo, fino a quando non fu redatta la “Bibbia” dello yoga, il cosiddetto “Yoga sutra”, attribuito a Patanjali. Quest’opera, scritta nel 500 a.C. circa, è fondamentale per la disciplina, in quanto è il primo esempio scritto che raccoglie la conoscenza del tema fino a quel momento.
Con il termine sutra, in origine, si indicava un aforisma o un insegnamento, espressi in modo essenziale e sintetico. Il termine si è poi evoluto fino ad abbracciare componimenti anche molto estesi di natura filosofica, nel caso dello yoga. I sutras contenuti nello “Yoga sutra” possono essere divisi in quattro categorie, dette pada:
Lo yoga nasce come pratica di matrice quasi esclusivamente meditativa e filosofica, un vero e proprio stile di vita e spiritualità, accompagnato da posizioni prevalentemente statiche. L’evoluzione in quello che potremmo definire “yoga moderno”, più incentrato sull’aspetto fisico della disciplina, è merito di tre guru indiani vissuti all’inizio del XX secolo.
Swami Kuvalayananda dedicò i suoi studi alla scoperta degli infiniti benefici che lo yoga apporta alla salute. Swami Sivananda e Krishnamacharya, invece, si focalizzarono sullo sviluppo di un ampio e vario sistema di asana (posture per meditare) e tecniche di pranayama (controllo della respirazione). Fu così che lo yoga riuscì ad arrivare in Europa e in America circa 100 anni fa, raggiungendo l’apice della popolarità negli anni ‘50 e ’60 con la pubblicazione di numerose riviste e la nascita di diverse associazioni.
Al giorno d’oggi, si contano innumerevoli stili di yoga, una varietà eterogenea ormai molto lontana dalle origini della disciplina. I diversi tipi si distinguono per differenza di intensità della pratica, focus su diverse parti del corpo, obiettivo da raggiungere con l’allenamento e ulteriori varianti, che è importante considerare per scegliere l’attività da svolgere più conforme al proprio stile di vita.
Krishnamacharya, definito anche “il padre dello yoga”, istruì tre discepoli che si sono particolarmente distinti e hanno contribuito a differenziare la disciplina in molteplici forme. Pattabhi Jois, ad esempio, ha dato vita all’Ashtanga Yoga, incentrato sul dinamismo dei movimenti. B.K.S. Iyengar ha creato uno stile caratterizzato da una particolare attenzione agli allineamenti e dall’uso di sostegni, detto Iyengar Yoga, ma ce ne sono moltissimi altri.
I benefici che lo yoga apporta al corpo sono numerosi. Praticando le asana, si pratica l’allungamento muscolare, la chiave per mantenere in buona salute le articolazioni e prevenire i dolori alle ossa. Inoltre, la pratica costante rende più elastica la colonna vertebrale. Ogni movimento scatena reazioni profonde a livello di midollo spinale, nervi spinali e radici nervose.
Previene e dà sollievo al mal di schiena, alla cui origine ci sono spesso contratture (scatenate da tensioni e stress) o problemi fisici (ernia o lombalgia). Praticare lo yoga con regolarità insegna a correggere la postura e tonifica i dorsali. Per qualsiasi problema di dolore o stanchezza fisica, esistono delle posizioni specifiche che possono aiutare ogni parte del corpo a stare meglio.
Essendo una pratica strettamente legata alla meditazione e alla spiritualità, lo yoga influisce positivamente anche a livello interiore. Migliora la concentrazione grazie all’allineamento del corpo, alla respirazione sincronizzata con i movimenti e ai tempi di riposo tra una posizione e l’altra. Queste dinamiche sono fondamentali per imparare a canalizzare l’energia e ad utilizzarla in modo positivo.
Praticare lo yoga può anche essere un modo per ridurre lo stress. La combinazione tra corpo e mente insegna a vivere hic et nunc, qui e ora. Imparare a lasciarsi andare aiuta a svuotare la testa da tutti i problemi del quotidiano che inquinano la mente con energie negative. Per riuscirci, la meditazione e la pratica dello yoga sono un toccasana per la gestione dello stress, che sarà possibile domare dopo qualche settimana di attività regolare.
Questa disciplina può aiutare a calmare gli episodi di attacchi di panico, che si presentano con sintomi come terrore quasi paralizzante, aumento del battito cardiaco, tremore e sensazione di soffocamento. La pratica costante dello yoga, della meditazione e soprattutto del controllo della respirazione, possono contribuire a calmare la mente e a diminuire i sintomi.
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