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Letteratura

5 romanzi da leggere in estate: i nostri consigli.

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5 romanzi da leggere in estate: i nostri consigli.

D’estate le giornate si fanno più lunghe e possiamo godere di molta più luce naturale. Soprattutto grazie ai romanzi.

D’estate si legge. Si legge molto di più, lo dicono le statistiche.

Pensiamo un attimo alle borse e valigie alla partenza estiva: oltre alla scorta di protezione solare, si riempiono di una scorta di libri che spesso non è proporzionale ai giorni di vacanza, ma lo è invece al desiderio e alla speranza di riuscire a leggere.

Le vacanze ci legittimano a leggere, l’ozio concede di dedicarci a un’attività  che ci piace alla quale, però, durante l’anno spesso non ci sentiamo autorizzati. C’è sempre altro – tanto altro – da fare.

Quindi abbiamo pensato: perché non dare qualche consiglio su qualche romanzo da leggere in montagna o sotto l’ombrellone?

Romanzi, gialli, storie romantiche, saggi per i più curiosi, libri per ragazzi e molto altro. Ecco 5 romanzi consigliati dalla nostra redazione.

My Policeman.

Il primo romanzo che consigliamo è “My Policeman” di Bethan Roberts. Ne avrete sentito parlare molto sui social: infatti, Amazon Prime Video ne ha acquistato i diritti e molto presto ne uscirà un adattamento cinematografico con protagonisti Harry Styles ed Emma Corrin.

È nella Brighton degli anni ’50 che Marion vede per la prima volta Tom. Le insegna a nuotare all’ombra del molo e Marion ne è innamorata, determinata che il suo amore sarà sufficiente per entrambi.

Alcuni anni dopo, al Museo di Brighton, Patrick incontra Tom. Patrick è innamorato di Tom e apre i suoi occhi su un nuovo mondo affascinante e sofisticato.

Tom è il loro poliziotto e in questa età è più sicuro per lui sposare Marion. I due amanti devono condividerlo, finché uno di loro si rompe e tre vite vengono distrutte.

«Dopo appena due giorni a godere delle possibilità offerte da Venezia, dissi: ‘Dovremmo venire a vivere qui. E la risposta di Tom fu: ‘Dovremmo andare sulla luna’. Ma sulle sue labbra c’era un sorriso.»

Persuasione.

Continuando sulla scia dei romanzi “romantici” e di adattamenti cinematografici, non si può non menzionare Persuasione di Jane Austen. Uno dei classici più amati, spesso oscurato da Orgoglio e pregiudizio.

“Sarei davvero da disprezzare, se osassi pensare che il vero amore e la costanza sono prerogative solo femminili.”

Persuasione è l’ultimo romanzo scritto da Jane Austen; iniziato nel 1815, fu pubblicato postumo nel 1818. Al centro della vicenda Sir Walter Elliot, uomo orgoglioso e pieno di sé, e le sue tre figlie, Elizabeth, Anne e Mary. Rimasto vedovo assai presto, Sir Walter affida la giovane figlia Anne alla sua tutrice perché ne curi l’educazione. Ma, innamoratasi di un giovane ufficiale di Marina, su sollecitazione della sua mentore che ne sottolinea di continuo la mancanza di mezzi Anne rompe il fidanzamento. Otto anni dopo però lo rincontra. Amaramente pentitasi del passo compiuto a suo tempo, decide quindi di giocarsi ogni possibilità. Anne diventa così sempre più consapevole dei propri desideri. Persuasione ci racconta la presa di parola di una donna, che riconosce finalmente il desiderio più profondo del proprio cuore ed evolve di pari passo con la propria consapevolezza. Deliziosa satira sociale dell’Inghilterra di inizio Ottocento, il libro è una struggente storia d’amore di due amanti separati da differenze di classe, nonché il romanzo della piena maturità letteraria di Jane Austen.

1984.

E’ adesso il turno di George Orwell e del suo romanzo 1984. Romanzo che ha ispirato i recenti prodotti distopici tra cui la trilogia di Hunger Games.

È il 1984, il mondo è diviso in tre grandi superstati in cui regnano regimi totalitari perennemente in guerra tra loro: Oceania (Americhe, Gran Bretagna, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda e la parte centromeridionale dell’Africa), Eurasia (Europa e Russia), Estasia (unione del sudest asiatico). Gli assetti si sono definiti con la terza guerra mondiale. In Oceania, la cui capitale è Londra, governa il Socing, il Socialismo Inglese, con a capo il Grande Fratello. In Eurasia invece governa il Neobolscevismo, nato dal Partito Comunista russo.

Il Grande Fratello è un partito unico che controlla tutto attraverso telecamere presenti ovunque che trasmettono la propaganda e riprendono le azioni dei cittadini. Attraverso i suoi ministeri, il partito controlla i suoi membri e converte i dissidenti, mentre per infliggere punizioni si serve di una terribile polizia politica, la psicopolizia.

L’unico modo di vivere permesso è quello secondo le regole del Grande Fratello. L’amore ha il solo scopo della riproduzione. Anche la lingua è stata completamente epurata dei termini ambigui, indefiniti, eterodossi, dei concetti che potrebbero far sviluppare qualsiasi pensiero critico individuale. Tutti i testi letterari vengono riscritti secondo la Neolingua in modo che le idee siano in linea con quelle del Socing.

La storia viene cancellata perché quella del partito deve essere l’unica versione dei fatti esistente. Anche la memoria degli uomini deve essere modificata. L’unico pensiero ammesso è quello del Socing. In questo scenario Winston Smith, impiegato al ministero della Verità e correttore di testi secondo i dettami del partito, e Julia sono insofferenti al condizionamento e cercheranno di sfuggire al controllo del Socing. Intolleranti al pensiero unico e innamorati l’uno dell’altra, decideranno di entrare a far parte di un’organizzazione clandestina. Il loro tentativo naufragherà miseramente, saranno scoperti e riformati.

Le intermittenze della morte.

Un paese senza nome, 31 dicembre, scocca la mezzanotte. E arriva l’eternità, nella forma più semplice e quindi più inaspettata: nessuno muore più. La gioia è grande, la massima angoscia dell’umanità sembra sgominata per sempre. Ma non è tutto così semplice: chi sulla morte faceva affari per esempio perde la sua fonte di reddito. E cosa ne sarà della chiesa, ora che non c’è più uno spauracchio e non serve più nessuna resurrezione? I problemi, come si vede, sono tanti e complessi. Ma la morte, con fattezze di donna, segue i suoi imprendibili ragionamenti: dopo sette mesi annuncia, con una lettera scritta a mano, affidata a una busta viola e diretta ai media, che sta per riprendere il suo usuale lavoro, fedele all’impegno di rinnovamento dell’umanità che la vede da sempre protagonista. Da lì in poi le lettere viola partono con cadenza regolare e raggiungono i loro sfortunati (o fortunati?) destinatari, che tornano a morire come si conviene. Ma un violoncellista, dopo che la lettera a lui indirizzata è stata rinviata al mittente per tre volte, costringe la morte a bussare alla sua porta per consegnarla di persona.

Blu come te.

Un detective taciturno e solitario e un reporter di talento, che ha abbandonato Londra e si ritrova a scrivere per un piccolo quotidiano locale: sono questi i protagonisti del nuovo romanzo di Benjamin Myers. I due finiscono per lavorare insieme al caso di una ragazza scomparsa nel cuore dello Yorkshire. Gli indizi li porteranno a svelare, pian piano, tutti i misteri che si celano nella comunità di una piccola cittadina inglese. Un luogo in cui niente è come sembra.
Inquietudine ed enigmi si mescolano e tengono con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

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