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Buon compleanno iPhone: 15 anni dalla prima mela

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Era il 9 gennaio 2007 quando Steve Jobs, fondatore dell’azienda Apple, presentò in anteprima mondiale al MacWorld il primo modello di iPhone. Un’uscita attesissima, eppure riuscì comunque a sorprendere appassionati di tecnologia di tutto il globo. Oggi, alla quindicesima candelina della mela, possiamo dire che quella di Steve Jobs fu una vera e propria rivoluzione.

L’iPhone colpì soprattutto per l’uso immediato e intuitivo, dato dalla totale assenza di tasti (se non quello centrale per tornare alla schermata home) nel sistema touch screen con tecnologia capacitiva. Jobs lo definì un ”iPod widescreen con controlli touch”, destinato ad essere un ”telefono cellulare rivoluzionario” e un ”comunicatore internet incredibile”.

Strategia del successo

La genesi dell’iPhone è da collegarsi strettamente alla sorte di un altro dispositivo Apple, l’iPod, pensato per ascoltare la musica. Steve Jobs intuì che la chiave per attrarre nuovi utenti era quella di concentrare in un solo oggetto molteplici funzioni, in modo da semplificare, e allo stesso tempo arricchire, la vita quotidiana.  Un telefono del tutto nuovo, uno smartphone, capace di navigare sul web, scattare fotografie, riprodurre musica e molto altro, come nessun altro dispositivo prima di lui. Il precedente pupillo della Apple fu presto dimenticato, “perché tutti avevano già in tasca un telefono che faceva più cose di un semplice iPod”.

Credit: Photo by John G. Mabanglo/EPA/REX/Shutterstock

Perché proprio l’iPhone?

Furono in molti, già esperti del settore tecnologico, a sminuire l’idea di Jobs. Tra gli haters principali del dispositivo d’avanguardia ci fu Steve Ballmer, all’epoca amministratore delegato di Microsoft, che commentò la novità dicendo “Non c’è nessuna possibilità che l’iPhone conquisti una quota significativa del mercato. Nessuna”. Una delle cause per cui non si credeva nel successo dell’iPhone era il prezzo, già allora molto più elevato rispetto alle aziende concorrenti. Nonostante il modello da 4 GB costasse 499 dollari, e quello da 8 GB 599 dollari, in meno di 80 giorni la Apple vendette oltre un milione di pezzi.

Un’ulteriore punto forte del primo iPhone fu l’incredibile novità dell’App Store, lo shop virtuale per scaricare applicazioni. Gli esordi del negozio online vedevano sugli “scaffali” solo 500 app disponibili, ma che furono presto in grado di far schizzare i download degli utenti a 10 milioni in una sola settimana. E se in soli sette giorni l’iPhone era già il top della telefonia, bastarono tre mesi per raggiungere 100 milioni di download su App Store, e meno di 12 mesi per toccare il miliardo.

I record dell’iPhone

Il boom iniziale dopo la prima presentazione non diede alcun segnale di cedimento: le vendite, anche negli anni successivi, continuarono a impennare vertiginosamente, battendo i record personali dell’azienda e anche quelli generali con gli altri concorrenti. Già nel 2014 la Apple elesse l’iPhone 6 come il dispositivo più venduto della società, oltre ad essere anche uno dei modelli più venduti al mondo, con oltre 222 milioni di pezzi. Inoltre, la Apple ha recentemente superato il record di 3mila miliardi di dollari di capitalizzazione, unica azienda al mondo, dovuti sicuramente allo strabiliante successo dell’iPhone.

Ma cosa riserva l’iPhone per il futuro? Sebbene sia al suo quindicesimo compleanno, il dispositivo telefonico che ha fatto la storia della tecnologia non accenna a smettere di reinventarsi. L’azienda di Steve Jobs, anche dopo la sua scomparsa, ha continuato a essere un punto di riferimento, sia per il settore che per i consumatori. L’iPhone, ormai al suo 13esimo modello (edizione Pro Max), è ancora uno dei maggiori leader della categoria, oltre ad essere diventato un vero e proprio status symbol. Un iPhone racconta una storia di scoperta, di innovazione, un ciclo ininterrotto di novità che, ancora oggi, sembra non essere in alcun modo prossimo alla sua fine.

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