A partire dal 2 agosto, le donne afghane dovranno affrontare un ulteriore colpo alla loro libertà e ai loro diritti, con l’ordine dei talebani di chiudere i parrucchieri e i centri estetici.
Parrucchieri e Centri Estetici chiusi su ordine del ministero
Questa misura restrittiva rappresenta un’ulteriore oppressione che le donne afghane stanno subendo nella loro vita e negli spazi pubblici.
Il ministero della Prevenzione del vizio e della propagazione della virtù, ripristinato nel 2021 dopo il ritorno dei talebani al potere, ha dichiarato che la chiusura dei saloni e dei parrucchieri per donne dovrà avvenire entro un mese. Questa decisione, che ha attirato l’attenzione internazionale e suscitato molte critiche, simboleggia la scomparsa dei diritti delle donne in Afghanistan e il ritorno di un’era oscura per il loro status sociale.
I diritti negati alle donne afghane
Nonostante le difficoltà e la cancellazione dei loro volti dalle vetrine dei saloni di bellezza nel 2021, molte donne avevano continuato a lavorare e a mantenere aperti questi luoghi. I saloni rappresentavano una fonte di sostentamento per le loro famiglie e costituivano un importante punto di incontro sociale per le donne, che gradualmente hanno visto i loro diritti negati.
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato a giugno 2024, i talebani hanno commesso violazioni sistematiche dei diritti delle donne, limitando l’accesso all’istruzione, al lavoro e la libertà di movimento all’interno della società. L’oppressione delle donne in Afghanistan non può essere ignorata; è necessario che il paese ritorni a essere un luogo in cui le donne possono godere pienamente dei loro diritti e della loro dignità.
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