Chi è Liz Truss?

Chi è Liz Truss?

Nata a Oxford nel 1975 e cresciuta in Scozia da una famiglia di sinistra, Liz Truss si è fin da giovane appassionata di politica militando prima tra le file dei liberldemocratici, e poi nei conservatori. Dopo una carriera da manager nel settore privato, è stata eletta consigliere comunale nel sud-est di Londra nel 2006 per poi entrare alla Camera dei comuni nel 2010 in quota Tory. Passano due anni, e l’allora premier David Cameron la nomina Segretario di Stato per l’Ambiente. Passa poi a Giustizia, Tesoro, Commercio, e infine, nel 2021, agli Affari esteri.

Il Regno Unito ha ora il suo terzo primo ministro donna in assoluto. Liz Truss è stata eletta leader dai membri di base dei conservatori per guidare il partito – e quindi la nazione – su una piattaforma che l’ha posizionata come candidata di continuità da Boris Johnson.

Questo risultato sarà celebrato da tutti i lati della politica britannica.

I membri del partito conservatore – le circa 180.000 persone che hanno eletto il nuovo leader – saranno felici che il candidato alla continuità abbia superato il limite. Allo stesso modo, anche gli strateghi dei partiti di opposizione – laburisti, liberaldemocratici e Scottish National Party – saranno lieti che il candidato alla continuità abbia superato il limite. Eleggendo Truss come leader, i membri conservatori hanno aumentato le possibilità del loro partito di perdere le prossime elezioni generali.

Questo perché Truss offre essenzialmente più o meno lo stesso. Entra in 10 Downing Street in un momento in cui le opinioni del partito conservatore e l’esperienza dell’elettorato in generale sono divergenti. Mentre i britannici si trovano alle prese con una crisi del costo della vita, i dibattiti sulla leadership tra Truss e il suo principale avversario, Rishi Sunak, si sono concentrati sull’entità dei tagli alle tasse, indebolendo le finanze pubbliche quando è più necessario.

Per aggiungere la beffa al danno, Truss ha screditato l’idea di sostenere i britannici in difficoltà definendoli “dispense”. Inoltre, le sue opinioni sui lavoratori britannici come “pigri” sono riemerse durante la gara di leadership. È improbabile che questo la renda cara a quegli elettori laburisti di una volta nei 45 cosiddetti seggi del “Muro Rosso” nel nord dell’Inghilterra che sono passati ai conservatori guidati da Johnson alle elezioni del 2019.

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