Elon Musk è ancora una volta al centro delle polemiche: difende Scott Adams e accusa i mass media di essere razzisti.
Le accuse razziste
A finire al centro del ciclone è ancora una volta uno degli uomini più ricchi al mondo: Elon Musk, proprietario di Twitter e cofondatore e amministratore delegato di Tesla. L’imprenditore non ha perso l’occasione di lanciare una provocazione in merito a quanto accaduto al fumettista Scott Adams, disegnatore di “Dilbert” dal 1989, censurato dai media e dai quotidiani americani più importanti. La causa? Aver pronunciato delle affermazioni razziste contro i neri.
Il fumettista, nell’ultima puntata del suo show trasmesso su Youtube e denominato “Real coffee with Scott Adams”, ha attaccato la comunità dei neri americani definendoli come “un gruppo che pratica l’odio” e invitando, di conseguenza, tutti gli altri a starne alla larga.
Le parole di Elon Musk
Non è tardata ad arrivare la reazione dei tanti spettatori e dei giornali che, in questi anni, hanno pubblicato i suoi fumetti. Questi ultimi, insieme ai media, hanno dichiarato pubblicamente di voler interrompere ogni forma di collaborazione con Scott Adams. Il fumettista, dunque, ha pubblicato sul proprio profilo di Twitter un messaggio con il quale ha provato a giustificarsi. Subito dopo, tuttavia, ha attaccato i giornali accusandoli di “minare la libertà di parola in America”.
Il multimiliardario Musk non ha esitato ad esprimere il proprio pensiero in merito, commentando: “Per molto tempo, i media statunitensi sono stati razzisti contro i non bianchi, ora sono razzisti contro i bianchi e gli asiatici. La stessa cosa è successa con i college e le scuole d’elite in America. Forse potrebbero provare a non essere razzisti, in generale”.
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