Recentemente, Elon Musk ha catturato l’attenzione nel mondo digitale con una mossa audace: il rallentamento mirato di noti siti web, tra cui New York Times, Instagram e Facebook sulla piattaforma X. Questi siti, spesso oggetto di critiche da parte di Musk, hanno sperimentato ritardi significativi nell’apertura dei loro link, sollevando domande sulla portata del suo potere digitale.
Rallentamenti mirati sulla nuova piattaforma “X” di Elon Musk
L’obiettivo di questa tattica sembra essere diretto verso l’impero digitale sorto dalle ceneri di Twitter. Sembrerebbe che Musk può influenzare direttamente il traffico e le entrate pubblicitarie di queste piattaforme. Un breve test ha dimostrato che anche pochi secondi di ritardo nell’apertura di un link possono spingere gli utenti a chiudere la pagina, cercando alternative più reattive.
In passato, Musk aveva criticato apertamente il New York Times e Reuters. L’episodio solleva interrogativi sulla capacità di manipolare l’esperienza degli utenti online e sulla sua influenza nel mondo digitale. A questo punto, sembrerebbe preoccupante il potere che alcune figure influenti possono avere sulle informazioni e la fruizione dei contenuti digitali.
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