Francia: arriva l’influenza aviaria.

Francia: arriva l’influenza aviaria.

Nella Somme verranno macellati circa 8.000 tacchini. Un caso di influenza aviaria è stato, infatti, rilevato a Feuillères in un allevamento di tacchini, ha annunciato lunedì la prefettura della Somme.

Per evitare ogni rischio di contagio, la procedura prevista è la macellazione del pollame.
“Un primo focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità” è stato confermato sabato in questo allevamento della Somme, ha affermato la prefettura in un comunicato stampa, indicando che per evitare qualsiasi rischio di diffusione del virus ad altri allevamenti, “sono state introdotte misure di protezione e sorveglianza delle aree regolamentate in atto entro un raggio da 3 a 10 km”.

In tali perimetri, “tutti i luoghi di detenzione del pollame e dei volatili in cattività sono soggetti a specifiche prescrizioni”, in particolare il divieto di “movimentazione del pollame e dei volatili in cattività”. I servizi statali “si mobilitano a fianco dell’allevatore che sarà risarcito delle perdite subite“, ha precisato la prefettura. Inoltre, la scoperta di uccelli selvatici morti dovrebbe essere segnalata alla rete di monitoraggio di Sagir.

1.300 casi da novembre.

Da novembre, la Francia ha identificato più di 1.300 focolai di influenza aviaria negli allevamenti. Provocando la macellazione di quasi 20 milioni di pollame sul territorio. In confronto, durante l’ultimo episodio di influenza aviaria nel 2020/2021, il paese ha avuto quasi 500 focolai e 3,5 milioni di pollame sono stati abbattuti.

L’influenza aviaria è stagionale, perché il virus viene trasmesso dagli uccelli migratori dall’Asia. L’epizootico inizia generalmente a svilupparsi in ottobre in Europa e continua fino ad aprile. Ma per la prima volta, gli uccelli selvatici hanno contaminato gli allevamenti quest’anno durante la loro migrazione dai paesi del sud, che ha portato a una seconda ondata che ha colpito aree solitamente risparmiate, come il Périgord e i Paesi della Loira. .

Con conseguenti notevoli costi aggiuntivi per gli allevatori, i settori hanno avuto maggiori difficoltà a recuperare la propria produzione, essendo il virus arrivato anche agli incubatoi, primo anello della filiera. La dotazione provvisoria complessiva del ministero dell’Agricoltura prevede 760 milioni di euro per coprire i danni legati all’influenza aviaria.

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