Circa un terzo della frutta che arriva sulle tavole europee sarebbe contaminata da pesticidi pericolosi: è questo quello che dichiara uno studio pubblicato dalla ONG Pesticide Actione Network Europe PAN EU.
PAN EU: “Mancata applicazione delle leggi”
Ma non soltanto: una direttiva del 2009 aveva indicato un elenco di 55 pesticidi che gli Stati europei avrebbero dovuto sostituire a partire dal 2011 in quanto sospettate di essere cancerogene per l’essere umano, ma in realtà è successo esattamente l’opposto.
“Questi risultati” dichiara la ONG “rivelano una mancata applicazione delle leggi da parte degli stati membri a scapito della protezione dei consumatori”.
La frutta contaminata
Mettendo a confronto i dati del 2011 con quelli del 2019, vediamo che ci sono stati egli incrementi da record – per esempio, i Kiwi risultano contaminati del 397% in più, mentre le ciliegie del 152%.
Alti gradi di contaminazione sono stati riscontrati, sempre secondo questo studio, nelle albicocche, nelle fragole, nelle pesche e nelle more.
“PAN Europe” dichiara la ONG che ha portato avanti lo studio “chiede il divieto diretto dei 12 pesticidi più tossici e l’eliminazione totale di tutti i 55 pesticidi molto dannosi entro il 2030.”
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