Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla è stato ucciso dai suoi datori di lavoro: non volevano che si licenziasse, temevano di perdere i clienti.
Le dimissioni
Voleva guadagnare più soldi per poter aiutare i suoi genitori e i suoi fratelli. È questa la motivazione che ha indotto Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla a presentare le sue dimissioni. I datori di lavoro, resisi conto della richiesta, hanno ucciso il 19enne. Il corpo è riemerso in mare, a Santa Margherita Ligure, senza testa e mani.
Ucciso dai datori di lavoro
Mahmoud lavorava in un salone di parrucchieri. I suoi datori di lavoro, un 26enne genovese e un 27enne residente a Chiavari, temevano che potesse portare via i loro clienti. Dunque l’efferato gesto: l’hanno ucciso, fatto a pezzi e messo in una valigia, trascinata poi dalla corrente del fiume Entella. Le dichiarazioni dei due indagati — il cui interrogatorio è durato sette ore —, alcuni testimoni e le telecamere di sorveglianza hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’omicidio. Il delitto, secondo le ipotesi del pm Daniela Pischetola e dei carabinieri del nucleo investigativo, risale alla notte tra domenica e lunedì.
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