John Deer, un marinaio impegnato nel tentativo di fare il giro del mondo in barca a vela, ha nuotato per 17 km in acque infestate da squali dopo essere caduto in mare a Panama.
Al Daily Mail Australia, l’uomo ha raccontato l’incredibile avventura: “Ricordo solo di aver toccato l’acqua e quando ho visto la mia barca salpare ho pensato: è finita, sono finito, sto per morire. È successo tutto così in fretta. Ho messo il piede nel posto sbagliato e all’improvviso mi sono ritrovato in acqua a guardare la mia barca che si allontanava, completamente indifeso. Non so se sia stato il panico o la negazione all’inizio. Ho iniziato a gridare ‘no, no, no!”.
Su Instagram ha condiviso la storia e il momento in cui si è reso conto della realtà: “Dopo averne parlato molte volte con i colleghi marinai come della cosa peggiore che potesse accadere, all’improvviso mi sono ritrovato in acqua, con la mia barca, la mia casa e la mia sicurezza che si allontanavano da me a una velocità allarmante. Mi trovavo a circa 17 km al largo. Non avevo il giubbotto di salvataggio”.
Inoltre, John ha dovuto fare il conto anche con dei pesci che continuavano a mordicchiarlo: “Temendo che fosse uno squalo sono andato su tutte le furie. Ho iniziato a urlare, scalciare e dare pugni in ogni direzione per spaventarlo. Sapevo di avere poche energie, stavo diventando così stanco che ho deciso di continuare a nuotare. Ben presto mi sono reso conto che erano i pesci che mi stavano mordicchiando. Non mi lasciavano in pace, erano grandi come il mio avambraccio e continuavano a mordermi il corpo e le gambe. Ho segni di morsi e graffi su tutte le gambe”.
Fortunatamente, il marinaio non si è perso d’animo e ha continuato a nuotare fino a raggiungere gli scogli dove, dopo diverse ore, è stato raggiunto da tre barche ed è stato salvato.
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