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Cultura

Natale nel mondo

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Siamo tutti abituati a fare l’albero l’8 dicembre, a festeggiare insieme il 24 dicembre attendendo la mezzanotte per scartare i regali. I bambini aspettano con ansia che Babbo Natale entri nelle loro case e tutto il nostro mondo ci sembra più luminoso grazie alle infinite luci che ci circondano. Sappiamo che il Natale è una festa religiosa – o diciamolo, lo è per sentito dire – anche se da un po’ di anni, è conosciuta più come una festa commerciale, sia per i negozi che per le persone. Resta comunque un’evento di gioia fortemente apprezzato dalla maggior parte delle persone, soprattutto dai bambini. Tuttavia il Natale è un evento che viene festeggiato in diverse parti del mondo ma non sempre allo stesso modo

Natale in Spagna - Wikipedia

Spagna

In Spagna come da noi, il Natale è festa e gioia…e quale evento migliore per essere ottimisti e sperare in un po’ di fortuna? Per questa ragione, quasi tutta la Spagna partecipa a “El Gordo” che potremmo tradurlo da noi come “Il chiatto” o il “Ciccione”. Che cosa sarà mai? Potete immaginarvelo? No, non ha niente a che fare col cibo, so che è stato il vostro primo pensiero (a meno che non sappiate già cosa vuole dire). El Gordo è una lotteria di Natale che fa radunare tutte le persone davanti alla tv la sera del 22 dicembre ed è considerata una delle lotterie più grandi d’Europa. Durante la Nochebuena, conosciuta anche come la vigilia, la famiglia completa di tutti i parenti, si sede a tavola alle 10:00 e possono continuare a cibarsi anche oltre la mezzanotte. Di vitale importanza è il tacchino ripieno di tartufi ai funghi. Babbo Natale qui fa una toccata e fuga, lasciando a volte solo un regalo, il sacco grosso contenente i regali principali, sono portati il 6 gennaio dai Re Magi.

Il Natale in Africa | esploratoridelmondo.it

Africa

In Africa centrale il Natale coincide spesso con la fine della raccolta di cacao, dunque i lavoratori delle piantagioni hanno la possibilità di tornare dalle proprie famiglie per festeggiare. In Nigeria durante i giorni di festività, le ragazze visitano le case della zona ballando e cantando accompagnandosi con i tamburi, le danze e i canti legati alle proprie tradizioni, esse chiamante variano in base all’etnia. Dal giorno di Natale, per essere precisi, dal 25, sono gli uomini a esibirsi e lo fanno indossando delle maschere in legno che raffigurano personaggi provenienti dalla loro cultura. Altra usanza molto carina in Africa è la tradizione dello scambio del cibo, le porte di  casa vengono lasciate aperte affinché le persone possano entrare e scambiarsi in dono dei cibi, che  siano cotti o crudi. Ricevere molto cibo è per loro considerato un buon auspicio.

Capodanno giapponese: come viene festeggiato? - Watabi

Giappone

In Giappone la festività natalizia è una tradizione collegata per la maggiore al lato commerciale. Sappiamo che i giapponesi adorano gli americani, al punto che per loro non c’è Natale più bello che quello trascorso da KFC…no, non sto scherzando, giuro! Il Natale è per loro una festa importata dagli americani e la sera del 24 dicembre si celebra la festa degli innamorati, se siete single in effetti potrebbe non essere il posto migliore in cui trascorrere il Natale. Le coppie sono infatti le uniche a scambiarsi regali e amano mangiare il pollo fritto. Giusto perché un dolce a Natale ci vuole, concludono la serata con la “Christmas cake“, una semplice torta di pan di spagna, panna montata e fragole, ciò che la rende “christmas” sono le immagini Babbo Natale – detto Santa – San – che vengono posto sopra di essa.

Diversamente invece, il capodanno è un evento molto spirituale. La sera del 31 dicembre ci reca al tempio più vicino cosa e si attende in fila che le porte vengano aperte. A mezzanotte in punto, le persone entrano a turno nel tempio, dove lanceranno una moneta e faranno una preghiera di buon augurio per l’anno nuovo.  Intanto i monaci cominciano a effettuare il rituale chiamato “Jayanokane”. Vi starete chiedendo cosa sia? Ebbene, i monaci fanno risuonare le campane con 108 rintocchi, così che tutti possano essere purificati  dai 108 peccati mondani. In pratica iniziano il nuovo del tutto purificati. Grandi gli spettacoli pirotecnici, le danze tradizionali e l’uso del kimono, utilizzato più dalle donne, ma spesso anche dagli uomini.

Una piccola curiosità sul presepe

Tutti sappiamo che il 25 dicembre possiamo “scoprire” o inserire Gesù all’interno del presepe, ma quello che forse non tutti sanno, è che il 26 dicembre c’è un altro personaggio che andrebbe inserito all’interno del presepe, quello di Srefania. Stefania era una vergine che come tutte le altre si mise in fila, volendo vedere Maria che partoriva. Gli angeli bloccavano l’accesso a lei e a tutte le altre, così la donna decise di ricorrere a un piccolo escamotage. Raccolse una pietra e gli mise una coperta attorno, disse agli angeli che aveva un bambino da riscaldare e così, la lasciarono passare. Giunta dinnanzi a Gesù Cristo, la vergine restò abbagliata dalla sua bellezza. Lì, Maria, fece il suo primo miracolo, toccò il capo della pietra dicendo “che bel bambino” e da lì, il vagito. Stefania divenne la madre di un bambino, un bambino che porta il nome di Stefano. Ed ecco perché il 26 dicembre, festeggiamo Santo Stefano!

Presepe napoletano Stefania donna che allatta LUXURY - Etsy Italia

Vi piacerebbe sapere di più su altre usanze di Natale nel mondo? Fatecelo sapere! E se avete qualche usanza particole nella vostra famiglia da voler condividere, saremo lieti di leggervi!

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