New York vuole rinunciare alla pizza? Facciamo chiarezza.
I migliori pizzaioli del mondo sono d’accordo: per la cottura tradizionale della pizza, quella che le conferisce il sapore inconfondibile, è necessario il forno a legna.
New York vuole ridurre le emissioni di carbonio del 75%
Eppure a New York le istituzioni già sarebbero pronte a dire addio alla pizza cotta nel forno a legna pur per ridurre i livelli di inquinamento dell’aria che si respira in città. Il portavoce del dipartimento per la protezione ambientale di New York ha dichiarato: “Tutti i newyorkesi meritano di respirare aria sana e le stufe a legna e a carbone sono tra i maggiori contributori di inquinanti nocivi nei quartieri con scarsa qualità dell’aria. Questa regola di buon senso, sviluppata con ristoranti e gruppi di giustizia ambientale richiede una revisione professionale della fattibilità dell’installazione di controlli delle emissioni”.
Per adeguarsi alla nuova normativa i ristoratori dovrebbero apportare modifiche ai loro impianti molto costose, che potrebbero superare i 20mila dollari.
Una decisione che non poteva non scatenare reazioni e polemiche da parte di pizzaioli e non solo. Ad esprimersi al riguardo anche il vicepresidente del MAIE Vincenzo Odoguardi: “Siamo favorevoli alle politiche pro ambiente, ma non certo a scapito dei ristoratori e soprattutto della tradizione: la pizza cotta nel forno a legna è pura poesia, il suo sapore è particolare, qualcosa di unico. È identità e cultura italiana. Davvero c’è qualcuno che pensa che spegnere un centinaio di forni a legna possa fare la differenza a livello climatico?”
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