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Cronaca

Rudy Guede torna libero dopo il delitto di Perugia

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Il magistrato di sorveglianza di Viterbo ha concesso a Rudy Guede la liberazione anticipata, originalmente prevista per il 4 gennaio 2022. In realtà il 34enne ivoriano, unico condannato per l’assassinio della studentessa Meredith Kercher, avvenuto a Perugia l’1 novembre 2007, era già fuori cella da quasi un anno. A inizio dicembre 2020, il volontariato svolto alla Caritas e come bibliotecario presso il Centro studi criminologici di Viterbo gli ha permesso di beneficiare dell’affidamento ai servizi sociali.

La sentenza di Guede con rito abbreviato prevedeva 16 anni di reclusione, di cui la maggior parte è stata trascorsa nel carcere di Viterbo. “Rudy è stato scarcerato per fine pena” ha spiegato l’avvocato Fabrizio Ballarini. “Il magistrato di sorveglianza di Viterbo – aggiunge – gli ha concesso la liberazione anticipata in base all’articolo 54 dell’ordinamento penitenziario e l’ufficio esecuzione ha emesso l’ordine di scarcerazione”. “In base a questa norma”, aveva precedentemente chiarito Ballarini, “il nostro ordinamento prevede per la buona condotta una detrazione di 45 giorni sul termine della pena ogni sei mesi”.

La nuova vita di Rudy Guede

Le persone vicine all’imputato ci tengono a confermare che non ha goduto di alcun privilegio, come ha sostenuto anche il professor Claudio Mariani, del Centro studi criminologici di Viterbo. Come ulteriore motivo della concessione dell’affidamento ai servizi sociali, il Tribunale di sorveglianza aveva indicato il percorso di Guede come “del tutto privo di qualsiasi mancanza sotto ogni profilo”, denotando una “permanente adesione all’opera di rieducazione”. Il Gavac  (Gruppo Assistenti Volontari Animatori Carcerari), che opera al Mammagialla di Viterbo, in collaborazione con il Csc, hanno seguito la sua permanenza in carcere. Durante la reclusione, Rudy Guede si è  laureato con il massimo dei voti in Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale, proseguendo poi gli studi in narrazione cinematografica.

Il delitto di Perugia

Rudy Guede ha sempre negato la sua colpevolezza, nonostante la condanna unica per l’omicidio di Meredith Kercher e l’ammissione della sua presenza nella casa del delitto, . Ha sostenuto invece di avere prestato soccorso alla studentessa inglese, accoltellata mentre lui era in bagno. La polizia arrivò alla sua identificazione dall’impronta di una mano insanguinata e da altre tracce di Dna ritrovate sul luogo del delitto. La notte dell’omicidio Guede scappò dalla casa di Meredith, andando incontro all’arresto in Germania il 20 novembre del 2007. Una volta in Italia, subì da solo il processo e la condanna con il rito abbreviato. Gli altri due imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, hanno ricevuto l’assoluzione in via definitiva dalla Cassazione.

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