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3 anni agoon
Negli scorsi giorni il Presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca ha presentato un disegno di legge che ha fatto molto discutere e che, in un primo momento, ha creato scompiglio soprattutto tra gli esponenti del movimento cinque stelle.
Il ddl della discordia, nello specifico, vuole istituire uno scudo penale per chi spenderà i soldi europei del Recovery in Campania. Dopo un primo momento di sconcerto anche gli esponenti del Pd si sono mostrati decisamente poco propensi a firmare in favore di questo decreto legge.
Enrico Letta avrebbe contattato il capogruppo del consiglio regionale Mario Casillo per chiedere dei chiarimenti e, secondo alcune fonti, “i due hanno avuto un breve colloquio” che si sarebbe concluso con “l’impegno preso di aggiornarsi in settimana e trovare delle soluzioni”.
Per adesso il decreto legge proposto da De Luca ha incontrato il sostegno e il favore della Lega e di Italia Viva: il capogruppo della lega Gianpiero Zinzi e il capogruppo di Italia Viva Francesco Iovino si sono impegnati a firmare.
Decisamente diversa è stata l’accoglienza riservata alla proposta dell’attuale governatore della Campania da parte dei Cinque Stelle che, nelle intenzioni del Pd, dovrebbero diventare alleati nelle prossime elezioni amministrative.
Valeria Ciarambino, capogruppo regionale del Movimento Cinque Stelle, non ha infatti avuto alcuna remora a descrivere così l’iniziativa di de Luca:
“Il governatore punta a introdurre un regime di impunità per il reato di abuso di ufficio in relazione a tutte le procedure adottate in esecuzione di progetti finanziati con le risorse in arrivo dall’Europa.
Meno polemico ma altrettanto preoccupato è apparso invece Gennaro Saiello, Presidente della IV Commissione Speicale dello Sviluppo e dell’Innovazione, che ha dichiarato che “Non possiamo permetterci di sprecare un solo centesimo dei fondi del Recovery.”
A prescindere dall’opinione che Letta e Casillo possono avere riguardo la proposta di de Luca, questo disaccordo con il Movimento Cinque stelle è estremamente pericoloso e poco conveniente per un partito che ha bisogno dell’appoggio pentastellato per sperare di raggiungere qualche risultato alle prossime elezioni.
Difficile prevedere cosa accadrà, perché, se da un lato difficilmente il Governatore de Luca farà un passo indietro, altrettanto difficile sarà per il resto del Pd, alle condizioni attuali, appoggiare la sua proposta.