Svelato il motivo per il quale, l’anno scorso nel mese di settembre, scoppiò la violenta lite su un aliscafo diretto da Procida a Napoli e che vide coinvolti il cantante Sal Da Vinci, sua moglie e suo figlio, la show girl Fatima Trotta, e Ciro Giacchetti, un 58enne operatore ecologico dell’isola: all’origine del diverbio ci sarebbe un vassoio di dolci schiacciato da un bagaglio.
I reati contestati ai cinque interessati sono quelli di rissa aggravata dai futili motivi e di interruzione di pubblico servizio (l’aliscafo partì con 23 minuti di ritardo).
Luciano D’Angelo, sostituto procuratore, ha contestato a Sal Da Vinci, al figlio, alla moglie e alla show girl, anche il reato di lesioni personali in concorso nei confronti del 58enne che, a causa di un trauma cranico-facciale venne giudicato guaribile in 15 giorni.
Viceversa, gli inquirenti ipotizzano che nei confronti del cantante (colpito alla mandibola), di suo figlio (colpito al labbro) e della moglie (varie lesioni sul corpo) e della show girl (colpita agli arti inferiori), il 58enne si sia reso colpevole del reato di lesioni. I sanitari, infatti, giudicarono il cantante guaribile in 10 giorni; 7 giorni di prognosi per il figlio; 10 giorni anche per Fatima Trotta e 7 giorni di prognosi, infine, per la moglie dell’artista.