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Cinema

Lo Showrunner di “The Boys” giura che non userà più armi vere sul set della serie

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Prima con Brandon Lee sul set de “Il Corvo” e poi Alec Baldwin: ecco perché le armi vere non devono essere più utilizzate sui set cinematografici.

Hollywood sta vivendo un enorme shock dopo la tragedia successa durante le riprese di Western Rust, un nuovo film con protagonista Alec Baldwin; questo non è il primo caso in cui durante le riprese di un film, l’uso di armi vere ha portato alla morte di persone presenti sul set: una delle tragedie più eclatanti è stata la morta accidentale di Brandon Lee sul set de “Il corvo” a causa di uno sparo da arma da fuoco.

Sui set cinematografici vengono utilizzate per il 90% delle scene armi finte, perché devono fare semplicemente “scena”, ma ci sono rumori ed effetti visivi che nemmeno con milioni di dollari e una CGI pazzesca è possibile replicare: quindi, per un numero minimo di scene, urge utilizzare armi da fuoco vere.

Proprio durante una di quelle poche scene, Alec Baldwin ha ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e ferito gravemente il regista Joel Souza: la tragedia avvenuta a causa di una pistola caricata a salve ma considerata “sicura”.

Baldwin si è stretto al dolore del marito di Halyna Hutchins per sostenerlo durante questo lungo calvario, ma non si dice preoccupato: non era sua intenzione uccidere qualcuno, anzi aiuterà la polizia per far luce su questo tragico incidente.

Qualunque sia davvero la causa, tutto questo ha riacceso quella paura in molti attori e soprattutto registi che non vogliono rischiare la vita pur di filmare scene di azione perfette.

Le parole di Eric Kripke…

Tra questi, proprio nelle ultime ore, tramite un tweet, lo showrunner di “The Boys” su Prime Video, Eric Kripke, fa sapere che non utilizzerà più pistole cariche a salve sul set.

Basato su una serie di graphic novel di Garth Ennis e Darick Robertson, The Boys è una serie di supereroi molto violenta, intrisa di umorismo oscuro e di parodia. Kripke, che ha lavorato come showrunner e scrittore per lo spettacolo dalla sua prima apparizione nel 2019 su Amazon Prime, ha recentemente supervisionato la produzione della sua terza stagione, che si è conclusa a settembre.

Ora, su Twitter, Eric Kripke ha promesso di non usare mai più pistole a salve in nessuna delle sue produzioni future. Dopo aver fatto le sue condoglianze al cast e alla troupe di Rust e descrivendo l’idea di qualcuno che viene ferito o ucciso sui suoi set come il suo “peggiore incubo”, Kripke ha promesso di utilizzare solo i flash della museruola VFX in futuro. Ha chiuso il suo post chiedendo ad altri registi  di fare la stessa cosa.

 

Dopo un incidente così tragico, pochi sono in disaccordo con Kripke: le pistole dovrebbero essere rimosse dai set cinematografici.

Quello di Rust non è il primo incidente…

Sebbene incidenti simili siano eventi rari, in particolare nell’era moderna di VFX, questo come già detto non è il primo caso in cui sparare con una pistola di scena si è rivelato fatale sul set. L’attore Jon-Erik Hexum è morto dopo uno sparo accidentale sul set di Cover Up del 1984; un altro incidente si è verificato nel 1993, quando anche Brandon Lee, figlio della star delle arti marziali Bruce Lee, morì con un colpo di pistola durante le riprese de “Il Corvo.”

In uno spettacolo come The Boys, sembra del tutto ragionevole, se non addirittura sensato, fare affidamento su VFX per ricreare uno sparo. Con personaggi come Homelander, che spara laser dai suoi occhi o Starlight, che lancia proiettili accecanti dalle sue mani, non è sicuramente un’impresa troppo grande usare la “VFX magia” al posto delle vere armi da fuoco.

Sebbene Kripke sia solo un regista solitario, la sua posizione di showrunner per una serie di spicco come The Boys può dare un buon esempio.

Se altri nel settore decidessero di seguire l’esempio, si potrebbe evitare in futuro che accadano altre tragedie.

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