MELZO. “Non ce la facevo più. Ho fatto un disastro” sono state le parole della 57enne Rosa Fabbiano, figlia di Lucia Cipriano, la donna di 84 anni trovata morta nella sua abitazione in via Boves a Melzo, centro alle porte di Milano.
Il suo corpo è stato rinvenuto nella vasca di casa in avanzata fase di decomposizione e fatto a pezzi. Rosa ha soffocato la madre 84enne con il cellophane, poi ha tagliato il corpo con una sega da falegname trovata in cucina e provato a bruciare i resti. Il cadavere è rimasto due mesi nella vasca. Sarà l’autopsia ora a fornire elementi più concreti.
La donna ha confessato giovedì notte, in presenza del pm Elisa Calanducci nella caserma di Pioltello, senza spiegare perché avrebbe ucciso sua madre di cui si occupava da tempo e con fatica, e ne avrebbe sezionato il corpo, tenuto poi nascosto per settimane.
Secondo il pm gli elementi sono sufficienti per il fermo per omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere.
Il cadavere è stato trovato da una figlia che abita a Trento, Loredana, che giovedì mattina era giunta a Melzo per vedere la madre. Chi è Rosa Fabbiano
Quando si incontra con Rosa sotto casa della madre, Loredana nota le finestre aperte. Ai carabinieri ha raccontato che mentre stava andando in bagno la sorella Rosa l’avrebbe fermata: “Rosa mi ha subito fermato dicendomi “No, non andare in bagno”. Sono rimasta impietrita. Le ho chiesto il perché, lei mi ha solo ripetuto di non andare. Ho provato una sensazione di paura”.
Gli uomini dell’Arma sono a lavoro per scoprire il movente e capire se Rosa sia stata aiutata da qualcuno o abbia agito da sola.
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