Un drone da ricognizione americano è precipitato in acque internazionali dopo essersi scontrato con un jet russo. Dopo il danneggiamento, probabilmente intenzionale, da parte del jet russo, gli Stati Uniti sono stati costretti ad abbattere il drone.
Drone americano precipita nelle acque del mar Nero
È stato il comandante militare della Nato ad informare i trenta Stati dell’Alleanza Atlantica: “Il nostro velivolo MQ-9 stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale, quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, un incidente che ha comportato la perdita dell’apparecchio“. Il Ministero della Difesa di Mosca, invece, fa sapere che il velivolo si trovava nelle vicinanze della penisola di Crimea. Durante l’identificazione dell’intruso, il drone avrebbe perso il controlla finendo in mare dopo una brusca manovra.
“Segnali coercitivi”
Una ricercatrice della Rand Corporation ha definito questi fenomeni, ormai frequenti da almeno un decennio, come dei “segnali coercitivi” agli alleati di Mosca. Così facendo, inviterebbe gli alleati a replicare le loro azioni. Quello di oggi è però il primo confronto diretto fra Stati Uniti e Russia dall’inizio del conflitto.
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