É semplicemente disumana l’usanza secondo la quale si impiegano cavalli per il traino delle carrozze in giro per le città italiane.
Non c’è da stupirsi quando l’animale, a causa del peso eccessivo e del caldo anomalo, cede e stramazza al suolo. E per cosa?
Venerdì 1 luglio in via Calzaiuoli a Firenze, in pieno centro, un cavallo che stava trainando una carrozza piena si è accasciato sulle gambe posteriori, stramazzando al suolo.
A Pisa e a Roma sono state già emanate ordinanze che vietano l’uscita degli animali da traino per le carrozze dalle 11 alle 16 nei mesi centrali dell’estate. “Sui cavalli dei fiaccherai – dichiara l’assessore alle Attività produttive di Palazzo Vecchio Federico Gianassi – abbiamo da tempo il nostro regolamento comunale sulla tutela degli animali, uno strumento forte che si applica anche a loro e che non ci impone di seguire la strada emergenziale che è stata adottata in tutta corsa in questi giorni da altre città”.
“I cambiamenti climatici ci inducono a valutare ulteriori misure a tutela degli animali – aggiunge Gianassi – per noi la tutela degli animali e dei cavalli nel caso specifico è troppo importante. E dobbiamo quindi fare il massimo sforzo. Di questo parlerò già nei prossimi giorni anche con i rappresentanti dei fiaccherai”.
Le parole decisive di Iacopo Melio
Il consigliere regionale del Pd Iacopo Melio invece dice basta: “Basta carrozze nelle città storiche, basta servizi a trazione animale, basta fiaccherai soprattutto in estate e nelle ore peggiori (perché l’amore e le “cure” dei proprietari, purtroppo, non bastano) – scrive su Facebook – i tempi cambiano, le società si evolvono. Basta alle tradizioni portatrici di dolore. Firenze e ogni altra città storica dica no a questa violenza”.
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