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Intelligenza artificiale: serve una legge per contenerla

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La vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, durante un colloquio a Bruxelles, ha espresso all’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, la necessità di una legge che contenga l’intelligenza artificiale: “Abbiamo bisogno della legge Ue sull’intelligenza artificiale il prima possibile. Ma la tecnologia si evolve a velocità estrema. Quindi occorre un accordo volontario sulle regole universali per l’AI. Non c’è tempo da perdere”. La vicepresidente ha ritenuto che l’incontro co Pichai sia stato “positivo”, asserendo inoltre che un patto per l’AI che coinvolga su base volontaria tutti i principali attori europei ed extra-europei è già stata discussa “al G7 sul digitale di Takakasi” e sarà al centro del Consiglio commercio e tecnologia Ue-Usa “la prossima settimana” a Lulea, in Svezia.

Legge sull’intelligenza artificiale

Il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton ha dichiarato: “Non c’è tempo da perdere nella corsa all’AI per costruire un ambiente online sicuro. Ci aspettiamo che la tecnologia in Europa rispetti tutte le nostre regole, sulla protezione dei dati, la sicurezza online e l’intelligenza artificiale. In Europa, non si può scegliere le norme più convenienti”. A lavorare su tutto ciò, anche il CEO di Google per “rispettare tutte le norme dell’Ue”, dal regolamento per la protezione dei dati già in vigore alle leggi gemelle Digital Services Act e Digital Markets Act, in corso di implementazione. Breton si è mostrato molto lieto dell’impegno di Google: “Sundar e io abbiamo convenuto che non possiamo permetterci di aspettare che il regolamento Ue sull’intelligenza artificiale diventi effettivamente applicabile per sviluppare già ora un patto su base volontaria“, così da “intensificare la lotta contro la disinformazione prima delle elezioni in Europa”.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, durante il congresso della Confederazione europea dei sindacati (Etuc) a Berlino, ha evidenziato quanto l’intelligenza artificiale abbia “danneggiato” i dipendenti in alcuni settori lavorativi. Ciò dovuto proprio alla sostituzione di questi con delle macchine. Ella ha affermato: “Certamente l’intelligenza artificiale può aumentare la produttività, ma abbiamo visto anche aziende usarla per assumere e licenziare dipendenti. Un quarto delle aziende europee sta pianificando di usare queste tecnologie per il processo di selezione dei dipendenti e gli stessi strumenti per licenziarli in modo automatizzato. Ogni algoritmo è disegnato da un programma e ogni programma da una persona che può avere bias. Dobbiamo essere molto, molto chiari: nessuno deve essere discriminato per colpa di un algoritmo di intelligenza artificiale”.

 

Secondo voi, è giusto che vi siano leggi che limitino l’intelligenza artificiale? Fatecelo sapere!

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