Come ogni anno, è stata proclamata la Capitale Italiana del libro. La scelta per il 2022 è ricaduta su Ivrea (TO), che ha superato in classifica i comuni di Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone. Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha comunicato la notizia in una diretta mandata in onda sul sito ufficiale del ministero, al fianco del presidente della Giuria, Marino Sinibaldi.
Ivrea è un comune di quasi 23mila abitanti in provincia di Torino. La Capitale Italiana del Libro 2022 aveva già raggiunto un importante riconoscimento nel 2018, quando il 1º luglio ha ricevuto il titolo di patrimonio dell’UNESCO. I piemontesi la considerano “il capoluogo del Canavese”, un’area storico-geografica della regione, compresa tra Torino e la Valle d’Aosta, e che include anche alcune zone del Biellese e del Vercellese.
La scelta della Capitale Italiana del Libro 2022
“È un’opportunità e un impegno” ha dichiarato con orgoglio Stefano Sertoli, sindaco della cittadina, durante la cerimonia di proclamazione. E ha aggiunto: “I dati sono in crescita non solo perché siamo stati costretti a stare a casa, ora lavoriamo insieme per leggere, fare cultura e rete anche al di fuori della pandemia”.
Infatti, nonostante l’emergenza sanitaria, gli italiani si sono riscoperti lettori appassionati, come ha ricordato Marino Sinibaldi, presidente del Centro del Libro e della lettura, durante la premiazione. “La realtà del mondo del libro è vitale e non solo ha resistito, ma ha accresciuto il suo mercato con alcune iniquità sul territorio”, ha sottolineato. La scelta di Ivrea come Capitale Italiana del Libro 2022 non è stata facile, ma caratterizzata “dall’imbarazzo ‘positivo’ di scegliere tra tanti progetti interessanti e innovativi“.
Il ministro Dario Franceschini ha così giustificato il primato del comune piemontese, spiegando: “Tra le altre proposte, tutte di qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura”. E ha successivamente aggiunto, elogiando le misure di inclusione territoriale attuate da Ivrea: “Funzionano le fiere dei libri, le feste, le misure che abbiamo messe in atto, tra cui i 30 milioni di euro per 2 volte, perché le biblioteche acquistino libri dal territorio”.
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