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La Corea del Nord potrebbe riprendere i test nucleari

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Nelle ultime ore ha fatto il giro del mondo una notizia inaspettata, che arriva dalla Corea del Nord. L’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana, la Kcna, ha annunciato che lo stato sembra essere intenzionato a riprendere i test nucleari sui missili balistici intercontinentali. La proposta è stata fatta durante una riunione dell’ufficio politico del Partito dei lavoratori, alla presenza del leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea, Kim Jong Un.

La rivalutazione riguarderebbe le precedenti norme regolative di “confidence building”, già attive nella capitale Pyongyang, e il comitato “ha ordinato al settore interessato di considerare tempestivamente la questione della ripresa” di tutte le attività interrotte. Queste restrizioni si riferiscono al divieto emesso dalla stessa Corea del nord 4 anni fa, nel 2018, sempre in merito alle sperimentazioni di test nucleari sui missili a lungo raggio e sulle armi nucleari.

La risposta degli Usa alla ripresa dei test nucleari

Il collettivo di addetti stampa e politici d’altro profilo si è riunito in risposta alle nuove sanzioni degli Stati Uniti, decisi a insistere sull’espansione delle misure del Consiglio di sicurezza delle nazioni Unite. A questo proposito, oggi è prevista una riunione a porte chiuse dell’esecutivo Onu per approvare le nuove misure sui test nucleari o stabilirne altre. La causa scatenante per cui gli Usa vogliono sanzionare ulteriormente il regime nordcoreano è stata una serie di test effettuata nell’ultimo mese sui missili balistici, a Pyongyang, di cui due su un missile ipersonico.

Le dichiarazioni di Kim Jong Un

Non sono da sottovalutare le precedenti dichiarazioni del leader supremo Kim Jong Un, diffuse durante il suo discorso ai membri del governo, tenutosi la scorsa settimana. Il dittatore nordcoreano ha espresso la sua intenzione di espandere il proprio arsenale militare, stilando anche un elenco delle armi che desidererebbe aggiungervi, tra cui anche missili balistici a lungo raggio utilizzabili sia in mare che dalla terraferma. Non è mancato il commento contro i rivali americani, affermando infatti che gli Stati Uniti sono “il più grande ostacolo per la nostra rivoluzione e il nostro più grande nemico (…) non importa chi è al potere, la vera natura della loro politica contro la Corea del Nord non cambierà mai”.

Risalgono invece sempre alla sessione del Politburo di ieri gli ultimissimi commenti nei confronti degli Usa, in cui Kim Jong Un e alcuni dei suoi sostenitori hanno affermato di volersi preparare a un “confronto a lungo termine” con i rivali oltreoceano. Hanno poi aggiunto che “la politica ostile e la minaccia militare degli Stati Uniti hanno raggiunto una linea di pericolo che non può più essere ignorata”, stando alle informazioni raccolte e poi diffuse dalla Kcna.

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