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La sospensione, le accuse di odio razziale, peculato e truffa: tutti i “guai” di Vannacci

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In questi giorni il generale Vannacci continua a essere protagonista delle pagine dei quotidiani: sospeso dall’impiego per undici mesi a causa di un processo disciplinare e indagato per istigazione all’odio razziale dopo la pubblicazione del suo controverso libro “Il mondo al contrario”, il militare è anche sotto inchiesta per peculato e truffa. “Siamo al ridicolo, un’inchiesta al giorno!” tuona Salvini. Ma di cosa è accusato il generale?

Le accuse di peculato e truffa

In seguito a un’ispezione dello Stato Maggiore della Difesa sul periodo trascorso da Vannacci come addetto militare italiano a Mosca – dal 7 febbraio 2021 al 18 maggio 2022 – il generale è stato accusato di peculato e truffa. Nell’informativa finale dell’ispezione si legge che ci sarebbero “criticità, anomalie e danni erariali nelle autocertificazioni e nelle richieste di rimborso depositate”.

In particolare, il militare è sotto inchiesta per “indennità di servizio per i familiari che sarebbero state percepite illecitamente” visto che moglie e figlie non sarebbero state presenti a Mosca in quel periodo “spese per benefit legate a un’auto di servizio non autorizzata e per dei rimborsi di cene ed eventi che non sarebbero mai stati organizzati”. Gli ispettori hanno inviato tutti i documenti anche alla Corte dei Conti “per le valutazioni di eventuali profili di responsabilità amministrativa e connesso danno erariale relativo alle spese sostenute”.

L’istigazione all’odio razziale

La procura di Roma ha anche iscritto il generale nel registro degli indagati per l’accusa di istigazione all’odio razziale.

Dopo diverse denunce depositate nei mesi scorsi da alcune associazioni, gli inquirenti indagano riguardo alcune affermazioni presenti ne Il mondo al contrario – in particolare, quella in cui definisce gli omosessuali come “non normali” e il capitolo in cui il generale racconta un episodio svoltosi a Parigi in cui parla di persone nere.

Paola Enogu ha querelato il generale

Paola Enogu – citata nel libro – aveva querelato il generale. “Anche se è italiana di cittadinanza, i suoi tratti somatici” scriveva Vannacci “non rappresentano l’italianità”. Il pubblico ministero aveva deciso per l’archiviazione, ma la pallavolista ha impugnato la decisione e adesso attende il giudizio del GUP.

Perché Vannacci è stato sospeso?

La sospensione di Vannacci è motivata quindi con “la carenza di senso di responsabilità” – per quanto riguarda l’inchiesta per peculato e truffa – e anche con i “possibili effetti emulativi” che potrebbero essere scatenati dal suo libro – per quanto concerne, invece, l’accusa di istigazione all’odio razziale.

Con la pubblicazione de Il mondo al contrario, nello specifico, sarebbe venuto meno il principio di neutralità-terzietà della forza armata e sarebbero stati compromessi prestigio e reputazione dell’Amministrazione di appartenenza.

La reazione del Carroccio

L’unica istigazione fatta” dice l’avvocato che difende Vannacci, Giorgio Carta “è alla riflessione e alla lettura. Nessuna istigazione all’odio”. “Queste indagini sono medaglie.” scrive invece la Lega in una nota “Vecchi metodi del vecchio sistema.

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