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Meet Cute // RECENSIONE

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meet cute

Meet cute: noun, informal –  a humoros or intersting situation in which two people meet, that leads to them developing a romantic relationship with each other.  [Cambridge Dictionary]

Un incontro romantico, circostanze insolite e un pizzico di predestinazione: non poteva esserci titolo migliore di Meet Cute per la commedia diretta da Alexandre Lehmann e sceneggiata da Noga Pnueli. Distribuito in Italia con il nome molto meno accattivante de Il giorno perfetto, questo film del 2022 è disponibile su Prime Video e merita almeno una visione: in questo articolo vi spiego perché.

Meet Cute: di cosa parla?

Una ragazza con indosso un abito giallo offre da bere a un ragazzo, l’unico che, nel locale in cui si trovano, non sta guardando la partita trasmessa dalla tv dietro al bancone. Lui accetta e parlano, ridono, escono dal locale e vivono insieme una notte folle e divertente. Quanto sarebbe bello poter fermare il tempo e restare per sempre in un momento così magico?

Tutti ce lo siamo chiesti almeno una volta nella vita e, per una serie di bizzarre coincidenze, si dà il caso che Sheila, protagonista di questa pellicola interpretata da Kaley Cuoco, abbia questa possibilità: grazie a un lettino abbronzante che le permette di viaggiare nel tempo, la ragazza decide di rivivere la stessa notte una, sette, centinaia di volte per cercare di rendere l’incontro con Gary (Pete Davidson) un momento davvero perfetto.

Ma non tutto è semplice come sembra e Sheila si rende conto di avere il potere di cambiare la vita di Gary e di modificare il suo destino grazie alla macchina del tempo. Perché limitarsi a rendere perfetta una sola serata? Perché non trasformare Gary nell’uomo perfetto?

Trigger warning alla fine dell’articolo

Il tempo interiore

Di cosa parla davvero questo film? Non è una storia di fantascienza e nemmeno una commedia romantica vera e propria. Oltre la patina di lucine colorate, abiti vintage e ironia, Meet cute parla con delicatezza di morte, trauma e depressione.

Sheila viaggia letteralmente nel tempo, ma, in un certo senso, tutti sappiamo farlo. Quante volte ci è capitato, magari in un periodo davvero difficile, di rifugiarci in un ricordo felice e di riviverlo una, due, mille volte? La memoria è davvero una macchina del tempo e conoscere profondamente qualcuno significa anche farlo entrare nei nostri ricordi.

Il tempo interiore non è lineare, tutto è reale e presente nel momento in cui ricordiamo. Ed è di questo che parla Meet cute: di una donna depressa che si rifugia nel passato, in un unico ricordo felice, e che è incapace di immaginare un domani per se stessa. I ricordi non ci conducono nel futuro, la macchina del tempo di Sheila non può rivelarle se sarà davvero di nuovo felice e arrivare oltre l’alba di della fatidica notte che continua a vivere e rivivere è un azzardo, una scommessa, perché nessuno può dirle cosa le riserverà il domani.

Ma la vita è questo: caos, incertezza, a volte dolore. Ma anche un abbraccio, un bacio, una risata imprevista. E, nascosta tra le pieghe dell’imprevisto, anche qualche notte magica.

Una commedia tenera e struggente

Meet cute è stato una sorpresa. Questo è un film tenero e struggente che non va visto domandandosi come funzioni la macchina del tempo di Sheila o cercando di risolvere un paradosso, ma una pellicola che va sentita e che non parla la lingua della logica ma quella del cuore.

Oltre la tristezza, la paura e la depressione è ancora possibile un domani? Oltre le aspettative, la delusione e la stanchezza, è ancora possibile un amore?

Meet Cute: perché guardarlo?

1. Il tema dei viaggi nel tempo viene affrontato in modo originale, dando spazio all’interiorità dei protagonisti;

2. Meet Cute riesce a parlare di depressione con grande delicatezza ma con efficacia;

3. L’atmosfera onirica della pellicola e la fotografia sono estremamente piacevoli e rispecchiano benissimo la storia.

TRIGGER WARNING: alcolismo, incidente d’auto, depressione, suicidio, abuso emotivo, omicidio, morte.

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