Multi: il primo museo della lingua italiana

Avete mai pensato che potesse esiste un museo della lingua italiana? Ebbene sì, per chi non lo sapesse o addirittura, non lo immaginasse nemmeno, l’italiano è una delle lingue più complesse al mondo. Vi siete mai lamentati del francese per le sue innumerevoli regole e complicazioni? Per uno straniero, l’italiano è praticamente equivalente, solo che noi siamo abituati a usarlo (più o meno) quindi le regole sono praticamente state assorbite dalla nostra testa. Il  Multi – Museo multimediale della lingua italiana, il primo ente multimediale e interattivo dedicato allo studio e al racconto della lingua neolatina, si trova su una piattaforma online accessibile a tutti

A cosa serve?

Un po’ a tutto ciò che riguarda la nostra bellissima lingua in realtà, potreste trovare risposte a: Come è nato l’italiano? Chi ne ha stabilito le regole? Come si è diffuso nel mondo? Questo solo per fare un piccolo esempio. Ci si potrà accedere a partire da domani, 1° giugno e non bisogna pagare nessun tipo di abbonamento poiché l’accesso è libero. Il progetto è nata con l’obiettivo di conservare, tramandare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale della nostra lingua, espressione dell’evoluzione della nostra società.

Giuseppe Antonelli, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia e coordinatore scientifico del Multi, ha spiegato maggiormente il progetto: “Sei percorsi pieni di sorprese, in cui ogni visita potrà essere diversa dall’altra: ogni volta un’esperienza ravvivata da video, da spezzoni di film e canzoni, da giochi e quiz interattivi. E, a seconda delle competenze, una fruizione a più livelli grazie alle schede di approfondimento, agli articoli sempre rinnovati e a un’aggiornatissima bibliografia scientifica”. Pare di fatto che i percorsi digitali saranno accompagnati dalla narrazione con materiali audio – visivi, conciliando il rigore scientifico della ricostruzione storica con un’esperienza immersiva, grazie all’intervento dello studio di progettazione multidisciplinare di Milano Dotdotdot. Intervenuto anche lessandro Masserdotti, co-funder di Dotdotdot, per specificare che: “Come per ogni nostro progetto, anche nel disegnare il Multi abbiamo dato centralità all’esperienza dell’utente, traducendo in modalità multimediale ciò che avviene in un museo fisico. Lavorando fianco a fianco con i curatori, abbiamo realizzato un prodotto accessibile e inclusivo, capace di rivolgersi sia a un pubblico specializzato, sia a un pubblico generalista”.

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