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Cronaca

Sanzioni, gas e crimini di guerra

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Le truci immagini di Bucha hanno lasciato il mondo intero a bocca aperta: corpi abbandonati lungo la strada e davanti alle case, civili uccisi mentre tentavano di fuggire a piedi o in bicicletta, persone ammazzate mentre avevano le mani legate dietro la schiena e fosse comuni lunghe 13 metri che conterrebbero centinaia di corpi.

Rinunciare al gas russo

A Bucha” ha detto il presidente francese Macron “ci sono stati crimini di guerra: servono nuove sanzioni”. E mentre non tutti sono d’accordo con questa linea durissima – l’Austria ha chiesto di non emettere nuove sanzioni sul gas e Berlino, pur non essendo ideologicamente contraria alle sanzioni, ha specificato che, al momento, rinunciare immediatamente al gas russo sarà letteralmente impossibile per la Germania – la Polonia riferisce di essere disponibile a ospitare armi nucleari americane sul proprio territorio. Non si è fatta tuttavia attendere la risposta di Mosca, che minacciosamente riferisce che il gesto polacco potrebbe “ulteriormente aumentare la tensione”. Il vicepresidente della Commissione europea Dombrovskis non esclude l’ipotesi di embargo sul petrolio né sul gas di Mosca.

Macron, comunque, non è l’unico a chiedere che la Russia paghi le conseguenze dei crimini di guerra che avrebbe compiuto in Ucraina: il presidente degli Stati Uniti Joe Biden vuole che Putin venga processato per crimini di guerra e che si continuino a dare armi all’Ucraina. 

L’orrore della guerra

Ma nel frattempo la guerra infuria: secondo Save the Children sono state attaccate ben 22 scuole al giorno da quando è iniziata la guerra e oggi, nella città di Mykolaiv, sarebbero state lanciate bombe a grappolo contro edifici civili.A Cernihiv i russi avrebbero preso in ostaggio oltre 150 persone e, stando alle testimonianze, coloro che morivano venivano lasciati accanto ai vivi.

Orrori si sommano a orrori, senza sosta e senza tregua: ma, ormai dovremmo saperlo – questo e soltanto questo è la guerra.

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