Al sud, in dieci anni è sparita una città grande come Napoli. Il Mezzogiorno infatti ha perso oltre un milione di residenti rispetto al primo gennaio 2012, scendendo da 20 milioni e 841mila a 19 milioni e 751mila nella rilevazione al 31 luglio 2022, pubblicata dall’Istat nel suo bollettino.
Al sud persi 1 milione di abitanti: le cause
Tra le cause adducibili al triste fenomeno rientrerebbe il costo eccessivo del fare figli, che è una problematica che investe tutto il paese. In generale si fa fatica a investire in innovazione, le infrastrutture di trasporto sono scarsamente sviluppate, il lavoro non dichiarato e l’economia sommersa incidono pesantemente.
La Commissione europea ha redatto il documento “Country report” che accompagna il documento sulle Raccomandazioni per l’Italia, che fotografa il calo demografico delle regioni meridionali. Il documento attesta che: «Nel 2018 oltre 1,35 milioni di abitanti si è ricollocato all’interno dell’Italia un fenomeno che ha contribuito alla perdita complessiva di popolazione al Sud. Tale migrazione interna sta generando un notevole effetto di fuga di cervelli. Tali tendenze potrebbero ostacolare le prospettive economiche a breve e a lungo termine, anche gravando maggiormente sulle finanze pubbliche e con effetti negativi sui livelli di competenze, sull’offerta di lavoro e sulla produttività».
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