Questa mattina all’Università di Roma La Sapienza erano attesi Capezzone, ex portavoce di Forza Italia, e Roscani – presidente, quest’ultimo, di Gioventù Nazionale e deputato di Fratelli d’Italia. I due avrebbero dovuto tenere una conferenza sul “capitalismo buono”.
Gli studenti, aderenti a collettivi e non, che hanno contestato la conferenza sono stati caricati dalla polizia.
Un ferito e due studenti fermati
Due di loro sono stati fermati e uno è stato ferito alla testa.
L’associazione universitaria LINK ha diffuso video e foto della manifestazione studentesca e ha dichiarato: “Non accettiamo che le nostre università diventino spazio di propaganda fascista e capitalista, e anche se la repressione è continua ribadiamo che le nostre università sono antifasciste e solidali.”
La versione dell’Università
Stando a quanto affermato in una nota dall’Università, sarebbe stato il Dirigente del servizio predisposto dalla questura di Roma a “intervenire per garantire la sicurezza collettiva” – nella nota si legge che un gruppo di persone sarebbero parse intenzionate a entrare in aula per interrompere il convegno.
Sempre nel documento è riportato che il convegno, organizzato dall’associazione studentesca Azione Universitaria, sarebbe stato regolarmente autorizzato.
La rettrice rifiuta il confronto in strada
“Siamo qui per dire che l’università non è la passerella dei partiti” hanno affermato gli studenti durante la contestazione; tra le mani portavano uno striscione che recitava: “Fuori i fascisti dalla Sapienza. Antifascismo è anticapitalismo”. Gli studenti sono arrivati sotto il rettorato dell’Università e hanno chiesto un confronto con la rettrice Antonella Polimeni, che si è rifiutata di scendere in strada ma ha affermato di essere disposta a ricevere due studenti.
“L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente” afferma la rettrice.
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