Connect with us

Europa

Chips Act: di cosa si tratta e come verrà influenzato dalla guerra in Ucraina?

Published

on

chips act

L’European Chips Act è una serie di misure legislative e finanziarie che servono a sostenere la produzione di semiconduttori nell’Unione Europea. Gli obiettivi di questo progetto sono: il rafforzamento della leadership europea nella ricerca e nello sviluppo tecnologico verso chip più piccoli e più veloci; costruire e rinforzare la capacità di innovazione nel design, manifattura e packaging di chips avanzati; mettere in atto una struttura per aumentare la capacità di produzione al 20% del mercato globale entro il 2030; affrontare la carenza di competenze, attrarre nuovi talenti e supportare l’emergere di forza lavoro qualificata; sviluppare una comprensione approfondita della catena di fornitura globale dei semiconduttori.

Grazie a queste norme si ridurrebbe la dipendenza del blocco dai produttori esteri, finanziando la ricerca e dando alla Commissione la possibilità di controllare le esportazioni. L’Unione Europea attraverso il Chips Act aumenterebbe, dunque, la propria autonomia rispetto ai fornitori asiatici. Più di 43 miliardi di euro di investimenti programmati supporteranno il progetto, che sarà supportato da investimenti privati a lungo periodo.

L’annuncio del progetto l’8 Febbraio

Lo scorso 8 febbraio, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha annunciato l’adozione del Chips Act “Nel breve termine il progetto vuole a rafforzare la nostra resilienza per affrontare future crisi, anticipando ed evitando eventuali interruzioni alla catena di approvvigionamento. Nel medio termine invece, vogliamo rendere l’Unione europea un attore competitivo nel settore dei semiconduttori, raddoppiando la nostra produzione entro il 2030”.

L’Unione investirà direttamente 10 miliardi di euro, ai quali se ne aggiungeranno altri 5 provenienti da investitori privati e altri 30 da programmi come il Next Generation Eu e Horizon. Le grandi aziende da settimane sono già all’opera, tra queste anche Intel che ha come obiettivo quello di costruire otto impianti per la produzione di chip in Europa.

Gli investimenti comprendono: programmi e azioni esistenti in R&I nell’ambito dei semiconduttori e il sostegno annunciato dagli Stati membri.

La guerra in Ucraina

A causa del conflitto scoppiato in Ucraina per mano di Vladimir Putin i mercati sono stati investiti dall’incertezza, tra crisi energetica, aumento dell’inflazione e rischi per il comparto dei semiconduttori.

Per la società di consulenza, TrendDevice, al momento non ci sarebbero rischi per le fabbriche di microprocessori poiché le forniture ucraine potrebbero essere sostituite da altri Paesi e al momento ci sono adeguati livelli di scorte per tamponare eventuali difficoltà. Il conflitto avrà effetti devastanti soprattutto sulla fornitura di materie prime che potrebbero a lungo andare produrre la crisi dei microchip.

L’Ucraina, inoltre, è tra i principali esportatori di C4F6 e di neon, un gas che serve per l’incisione laser dei wafer di silicio con cui si costruiscono i chip. Il 90% del neon usato nell’industria americana viene proprio da Kiev. Un’altra materia prima indispensabile è il palladio, e il 45% è prodotto in Russia, mentre le terre rare sono quasi tutte in mano cinese.

I chip oggigiorno sono essenziali perché, come riportato dagli esperti, nemmeno la bicicletta o il monopattino elettrico si muoverebbero in loro assenza. Oggi anche le armi hanno bisogno di chip.

Ma dove si producono i chip?

I chip, tradotto “pezzetti”, sono dei circuiti integrati che racchiudono milioni di transistor, e oggi, generalmente, vengono prodotti in Asia, mentre in passato anche in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1990 tutta l’Europa produceva circa il 44% dei microchip che venivano forniti ai cellulari Nokia.

Oggi è Taiwan la leader sul mercato della produzione di chip, circa il 60 %.

_____

Continua a seguirci su Facebook, su Instagram, Twitter e Waveful! Ricevi tutte le notizie sul tuo cellulare iscrivendoti al canale Telegram.

Scopri gli ultimi aggiornamenti cliccando qui.

 

 

 

 

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Direttore responsabile: Maurizio Cerbone Registrazione al Tribunale di Napoli n.80 del 2009 Editore: Komunitas S.r.l.s. - P.IVA 08189981213 ROC N° 26156 del 25 gennaio 2016