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Cinema

Gigi Proietti non ci lascia: al cinema con “Io sono Babbo Natale”

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Girato proprio poco prima della sua scomparsa, l’ultimo film con protagonista il grande istrione romano, Gigi Proietti, aggiunge un altro personaggio memorabile alla sua straordinaria ed eterna carriera.

Se sul palcoscenico l’illusione è verità, figuriamoci nella vita “reale”. Proietti ci lasciava circa un anno fa e Roma in lockdown gli tributava l’omaggio del corteo attraverso le strade della Capitale, anche poco per il grande maestro.

E proprio a distanza di un anno dalla sua morte, Gigi Proietti torna al cinema con Io sono Babbo Natale, ultimo film, dal 3 novembre nelle sale, girato dal grande istrione romano.

Un film dolce e fiabesco, diretto da un suo grande amico Edoardo Falcone, dove il grande Gigi interpreta proprio il paterno e dolce Santa Claus. Un film per bambini, un film anche per adulti, per ritornare ai tempi in cui il Natale non era pure consumismo ma solo un periodo in cui stare vicino a chi si vuole bene.

C’è da scommettere che sarà, come sempre, un gran successo di pubblico: ad essere attraenti non saranno soltanto le atmosfere magiche tipiche della ricorrenza, la neve, le lucine, i caminetti accesi e la trama piena di sentimento, ma soprattutto per la presenza di Proietti, l’attore che tutti rimpiangiamo e che avrà sempre un posto speciale nei nostri cuori.

“Quest’anno la magia del Natale arriva prima…”

Ma di che cosa parla questo film? Anzi, di CHI?

Da bambino Ettore Magni (interpretato da Marco Giallini), è un ex galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata, non ha grandi prospettive se non quella di continuare la sua carriera da rapinatore. Figlio di due sbandati, ce l’aveva a morte con Babbo Natale, perché non gli portava mai i regali. Da grande ce l’ha con il mondo, commette una rapina e trascorre sei anni in carcere, senza rivelare i nomi dei suoi complici. Ma una volta uscito di prigione il boss di allora, invece di ricompensare il suo silenzio, lo lascia senza un soldo e lo fa riempire di botte dai suoi scagnozzi. Anche la sua ex Laura non vuole più vederlo, né fargli vedere la bambina che lui ha abbandonato da piccolissima quando è finito in galera. È così che si ritrova a casa di Nicola Natalizi (Gigi Proietti), un simpatico signore che non possiede oggetti di valore, ma è l’unico a tendergli la mano. Il signore ha, però, una incredibile rivelazione da fargli “Sono Babbo Natale!” ed Ettore, benché incredulo, accetta di fargli da assistente.

Le parole di Giallini.

Cosa ho imparato da Proietti? Ho imparato da lui anche quando non lo conoscevo, da certi personaggi assorbi tutto, sono sempre dei tuoi riferimenti. È stato un privilegio passare tanto tempo con lui, per me era diventato come un padre. Che non stava bene non si capiva troppo, quando iniziava il ciak si alzava di botto e sembrava avesse vent’anni. Gli chiedevo spesso “come stai? Me vié da piagne a pensarlo”… e lui rispondeva sempre con la sua ironia: “Abito in via di guarigione”

Ma non è finita qui…

In arrivo nelle sale anche un documentario firmato sempre da Edoardo Leo “Luigi Proietti detto Gigi.

Qui si ritrova invece tutta la famiglia del magnifico mattatore romano: la vedova, Sagitta Alter, e le figlie Susanna e Carlotta.

E’ un film bellissimo, che rispecchia pienamente papà , lo racconta in modo completo, ne siamo tutti veramente molto felici”, ha commentato la figlia Carlotta.

Le parole del regista…

“Quando scrivo una commedia, quello che mi interessa di più è la possibilità di raccontare in maniera ironica e divertente l’umanità delle persone. Questa volta però la sfida si presentava più ardua del solito. Mi trovavo di fronte a un personaggio che di umano ha ben poco. Uno che durante l’anno fa perdere completamente le sue tracce, per materializzarsi improvvisamente la vigilia di Natale e distribuire indiscriminatamente doni a tutti i bambini del mondo. Piuttosto eccentrico, direi. E non tanto per il vestito dal dubbio accostamento cromatico, o per il vezzo di spostarsi a bordo di una slitta volante, ma proprio per la sua incredibile generosità, a cui noi mortali onestamente siamo poco abituati. L’obiettivo allora è diventato come raccontare Babbo Natale rispettando tutto il consueto immaginario natalizio, ma allo stesso tempo cercando di vivere il suo aspetto più normale, o meglio: quotidiano. Ho pensato a un uomo come tanti, che quando non “lavora” va a fare la spesa al mercato, passeggia al parco, guarda la tv o fa le parole crociate. Così è nato Nicola Natalizi, l’anziano mite e gentile sempre pronto a “dare”, senza mai chiedere nulla in cambio.

L’altro protagonista…

E questo nessuno lo sa meglio di Ettore, l’altro protagonista della storia. L’esatto contrario di Nicola. Una persona che ha costruito sul “prendere” la sua intera esistenza, ma che in realtà è solo un uomo infelice, a cui da bambino, come a molti altri, è stato negato il regalo più grande: l’affetto dei propri genitori. Dall’incontro di questi due mondi totalmente agli antipodi nasce “Io sono Babbo Natale”. Una commedia fantasy improntata al più classico realismo magico. Un film che nasce per tutti ‐ grandi e piccini: si diceva un tempo ‐ ma senza essere necessariamente un “family”, almeno nell’accezione più logora del termine. Una volta tanto non c’è il “cattivo” di turno che vuole distruggere il Natale e la “magia delle feste”. Di psicopatici ne abbiamo già tanti nella vita reale, non ne volevo aggiungere un altro alla già lunga lista.

Detto questo, concludo con un pensiero per i compagni straordinari che ho avuto in questa avventura: Marco Giallini e Gigi Proietti. Ho scritto il film pensando a loro. Perché nessuno come loro poteva rendere al meglio due caratteri così diversi, ma allo stesso tempo così pieni di umanità.

Oggi Gigi se ne è andato. Il dolore è ancora vivo. Anche se uomini come lui difficilmente ci lasceranno mai. Incontrarlo è stata una fortuna. Dirigerlo un onore. Parole che potrebbero sembrare retoriche, ma che acquistano ben altro valore alla luce di quello che era questa persona. E che è ancora, per tutti noi. Poter lavorare con lui è stato un grande “dono”. Forse Babbo Natale esiste davvero. Chissà.”

Chi ci lascia, non va via davvero: rimane vivo nei cuori di chi lo ha amato davvero. Il grande Gigi Proietti non ci ha mai lasciato e rivederlo nella sua ultima interpretazione cinematografica, non fa altro che ricordare a tutti quanto rimarrà per sempre vivo grazie alla sua arte e al suo cuore.

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