Multa salata per Microsoft. La multinazionale statunitense è stata condannata a pagare 20 milioni di dollari per aver raccolto dati personali di minori senza il consenso dei genitori.
Violazione del Children’s Online Privacy Protection Act
Lo ha annunciato la FTC lunedì con una pubblicazione ufficiale, al cui interno di spiega che le azioni dell’azienda hanno violato il Children’s Online Privacy Protection Act degli Stati Uniti.
L’illecito, secondo la Federal Trade Commission statunitense, sarebbe stato commesso nel periodo di tempo che va dal 2015 al 2020, quando Microsoft avrebbe raccolto dati dai bambini di età inferiore ai 13 anni che si sono iscritti al suo sistema di gioco Xbox senza il permesso dei genitori, conservando le informazioni.
Per aprire un account, gli utenti dovevano fornire il proprio nome e cognome, un indirizzo e-mail e la data di nascita. Una pratica che, per la Ftc, ha violato le regole della privacy.
Microsoft non ha voluto ribattere riconoscendo la sua colpa e dichiarando di voler impegnarsi a rispettare l’ordine della FTC. “Abbiamo anche intenzione di sviluppare una validazione dell’identità e dell’età di prossima generazione – un processo comodo, sicuro e unico per tutti i giocatori che ci permetterà di offrire esperienze personalizzate, sicure e adeguate all’età”.
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