Quello che poteva essere un passo in avanti, rischia di trasformarsi in un passo indietro. L’Agenzia italiana del farmaco ha espresso già mesi fa, nel maggio 2023, il proprio parere positivo alla gratuità della pillola contraccettiva per tutte le donne. Ma ora pare che il Cda dell’AIFA sia intenzionato a renderla gratuita solo per le donne al di sotto dei 26 anni.
Pillola gratis: escluse milioni di persone
Una decisione che escluderebbe 15 milioni di donne dall’accesso ad un farmaco sicuro. A ciò si aggiunge un’altra considerazione: l’erogazione della pillola non avverrà attraverso le farmacie, ma tramite i consultori e gli ambulatori ospedalieri.
Nel consiglio di amministrazione dell’Aifa tre seggi su cinque sono occupati da persone vicine o iscritte alla Lega o all’Unione dei democratici di centro, da sempre contro il diritto all’aborto.
La pillola contraccettiva comunque potrà diventare gratuita solo dopo che Aifa porterà a termine il percorso decisionale e il testo della delibera verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Non è noto quando questo percorso sarà ultimato.
“Distribuire la pillola anticoncezionale a tutte le donne, come aveva proposto la Commissione tecnico-scientifica di Aifa aveva un costo stimato di 140 milioni di euro contro i 4 milioni della proposta rivista dal Cda Aifa– affermano D’Elia e Lorenzin, rispettivamente portavoce del Coordinamento nazionale delle donne Pd e vicepresidente del gruppo Dem- Non si tratta solo di risparmiare risorse, ma di un’impostazione culturale sbagliata e punitiva nei confronti delle donne”.
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