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Proposta di legge di Fratelli d’Italia per vietare l’uso di garage come moschee: è polemica

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La proposta di legge di Fratelli d’Italia per impedire la conversione di capannoni industriali e garage in luoghi di culto suscita dibattito sul rispetto della libertà religiosa e l’uguaglianza delle confessioni.

Fratelli d’Italia: la proposta di legge

Fratelli d’Italia ha proposto una legge per proibire la conversione di capannoni industriali e garage in moschee, scatenando immediatamente una polemica. L’esame del documento, presentato dal capogruppo di FdI Tommaso Foti, ha dato inizio a un confronto acceso nella Commissione Ambiente della Camera. Le opposizioni hanno sollevato critiche sia in merito al contenuto che alla legittimità costituzionale, sostenendo che tali norme urbanistiche interferirebbero con la libertà di culto. A causa di ciò, il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, ha inviato una lettera al presidente della Camera, Lorenzo Fontana.

Bonelli ha definito la proposta di legge “una destra illiberale e discriminatoria” che attacca le confessioni religiose non riconosciute. La legge proposta da FdI, attualmente in esame nella Commissione Ambiente della Camera, richiede la modifica dell’articolo 71 del codice del Terzo settore. La finalità è quella di escludere i vantaggi urbanistici per le associazioni di promozione sociale che svolgono, anche occasionalmente, attività di culto di confessioni religiose non regolate dal Concordato con lo Stato.

Ciò discriminerebbe tutte le confessioni diverse dalla Chiesa Cattolica”, ha spiegato Bonelli in una dichiarazione. Ha inoltre aggiunto che si tratta di una misura chiaramente incostituzionale, facendo riferimento a un precedente intervento della Corte Costituzionale riguardante una misura simile adottata dalla Regione Lombardia. Quest’ultima, è stata dichiarata incostituzionale per violazione dell’articolo 19 della Costituzione che garantisce la libertà di culto. Bonelli ha sottolineato che se la norma venisse approvata, le confessioni religiose che si trovassero a praticare il culto in luoghi non conformi agli strumenti urbanistici sarebbero costrette a chiudere, ma ciò verrebbe applicato solo ai musulmani e alle confessioni non riconosciute. Ha definito questa discriminazione come inaccettabile e ha sollecitato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, a fermare questa follia.

Nella commissione, anche Marco Simiani del Pd, Daniela Ruffino di Azione-Iv e Franco Manes delle Minoranze linguistiche hanno espresso subito le loro obiezioni e hanno richiesto audizioni per approfondire la questione. Forza Italia, rappresentata da Pergiorgio Cortellazzo, si è mostrata prudente, convenendo sulla necessità di un’indagine più approfondita e di audizioni. Alla fine, il presidente Mauro Rotelli ha concordato sulla necessità di “condurre opportune indagini attraverso un ciclo di audizioni”.

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