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4 mesi agoon
Anche la seconda serata di Sanremo 2023 è stata ricca di colpi di scena, con il ben 62.3% di share: dall’entrata di Morandi con la scopa, al trio tanto atteso di Ranieri/Albano/Morandi, per poi continuare con gli altri 14 artisti in gara, il monologo imbarazzante di Angelo Duro, il nuovo pezzo di Fedez e un momento di condivisione con Drusilla Foer e l’attivista Pegah Moshir Pour per i diritti delle donne iraniane.
Nella serata di ieri sono tornati a calcare il palcoscenico dell’Ariston due gruppi iconici: Articolo 31 e Paola e Chiara. Le canzoni portate in gara rispecchiano molto entrambi: mentre il brano degli Articoli 31 ha emozionato, quello delle due sorelle ha fatto ballare tutti, nonostante siano state le ultime ad esibirsi. Un vero e proprio Furore.
L’Ariston ha visto il ritorno anche del duo Colapesce e DiMartino che con la loro Musica Leggerissima nel 2020 hanno scalato tutte le classifiche italiane (e non solo). In questo 2023 sono tornati con Splash: come il brano del 2020, ad una melodia festaiola, è associato un testo molto profondo. Questo però non ci fermerà nel ballarlo per tutta l’estate.
Dopo più di 20 anni dalla sua vincita, Giorgia ritorna al Festival. Attesa e favorita da tutti: il brano però non convince, soprattutto gli utenti dei social. Testo banale, ci si aspettava molto di più. Nonostante questo, però, la sua voce rimane sempre una delle più belle.
E poi lui, il più discusso di tutti: Rosa Chemical. Con la sua Made in Italy, dal testo graffiante e il motivetto che entra subito in testa, è arrivato a tutti. Siamo curiosi di sapere se in Parlamento si continuerà a parlare di lui.
Da Belve al Palco dell’Ariston: Francesca Fagnani. Ironica, tagliente ed elegante: la conduttrice conquista tutti con il suo modo di parlare ed i suoi outfit eleganti. Avremmo preferito con il suo siparietto con Morandi ed Amadeus durasse di più, magari rubando qualche minuto al comico siciliano Angelo Duro. Ma, anche se breve, ha magnetizzato tutti.
Amadeus ci aveva avvisati: per noi moralisti, l’intervento del comico siciliano Angelo Duro, sarebbe stato inascoltabile. Avremmo quindi dovuto ascoltare il consiglio del direttore artistico e cambiare canale. Un’ironia forse per pochi? Difficile dirlo. Il comico che ha fatto gelare il pubblico dell’Ariston e il web, che non ha perso tempo ed ha ideato una serie di meme per rappresentare l’imbarazzo che avrebbe provocato in platea e dietro gli schermi televisivi.
Ospiti nel 2004 a Sanremo, dopo quasi 20 anni ecco tornare uno dei gruppi più famosi di sempre: i Black Eyed Peas. Con qualche cambiamento (dov’è Fergie?), ha fatto ballare tutto l’Ariston con un medley delle loro più grandi hit, facendo risvegliare addirittura le prime file.
C’è da dire che, però, uno dei momenti più emozionati è stato il loro: Al Bano e Massimo Ranieri hanno raggiunto Gianni Morandi per un medley dei loro successi più famosi.
“Tutto il pubblico in piedi per dire grazie ad Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi, per la prima volta tutti e tre insieme, e sul palco dell’Ariston“, così li ha accolti Amadeus, lasciando poi la scena a loro, mentre il pubblico del teatro si è alzato in piedi ed ha cantato insieme ai tre big della musica italiana.
Morandi ha cantato Andavo a cento all’ora, Scende la pioggia e Uno su mille. Tra i successi di Ranieri Se bruciasse la città, Rose rosse e Perdere l’amore, mentre Al Bano Mattino, Felicità e È la mia vita, prima di spegnere le candeline sulle sue quattro torte e cantare con gli altri due Il nostro concerto di Umberto Bindi. “A questo palco devo tutto“, dice Al Bano, che a maggio compirà 80 anni, prima di lanciarsi in una sessione di flessioni sulle braccia.
Nel suo nuovo brano, Fedez non ha paura di fare nomi: strappa la foto del viceministro Bignami mascherato da nazista, ricorda Gianluca Vialli e provoca il Codacons. Poi si prende tutte le responsabilità per quanto detto e fatto, libero il Festival di Sanremo da ogni tipo di conseguenze.
Un testo che ha subito dopo postato su Instagram, Sanremo Freestyle Prod. Salmo. Eccolo: “Uno sciacallo, un avvoltoio, un egocentrico entrano in un bar e il barista chiede ‘Ciao Fedez, che cosa ti preparo?’. È il ritorno del coglione sulla traccia ma quello a cui nessuno l’ha mai detto in faccia, che non è un fake e non fai video con la scaccia, got ya, venite a prendere il perdono dalle mie braccia”. Ed è a questo punto che partono i riferimenti alla politica. Continui, incessanti, martellanti, senza sosta. E il primo a finire nella lista del rapper è Silvio Berlusconi: “Scendo da un catamarano con la carta in mano, sono Napoleone con la sindrome del nano(e qui compare la faccia di Berlusconi ‘incollata’ su quella di Napoleone nell’iconica effige a cavallo). Decido io quando venire, bro, me lo preparo, come Matteo Messina Denaro“. A questo punto arriva il passaggio dedicato a Galeazzo Bignami, sull’onda delle polemiche sulla partecipazione di Rosa Chemical al Festival inaugurate dalla deputata di Fratelli d’Italia, Maddalena Morgante: “Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse meglio il viceministro vestito da Hitler“, dice sventolando la foto del politico in tenuta da SS. Ma ce n’è anche per la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Eugenia Maria Roccella, ricordando la sua frase contro l’interruzione di gravidanza: “Purtroppo l’aborto è un diritto, sì ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro. A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti. Perché a pestarne di merde sono un esperto. Ciao Codacons guarda come mi diverto”.
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Drusilla Foer e l’attivista Pegah Moshir Pour
La classifica generale (parziale).