Un uomo piemontese di 65 anni è stato condannato a nove anni di carcere dal Tribunale di Asti per aver commesso atti di violenza sessuale nei confronti della propria nipote. I fatti risalgono al 2013, quando l’adolescente, allora quattordicenne, venne affidata allo zio dai suoi genitori, che era il marito della sorella della madre della ragazza.
Violentava la nipote dopo la scuola
Le indagini hanno rivelato che l’uomo costringeva la giovane a subire atti sessuali. Dopo averla prelevata da scuola e averla portata dal dentista, la portava sempre a casa sua e approfittando dell’assenza della moglie, la violentava.
La ragazza ha mantenuto questo terribile segreto per anni e solo nel 2020 ha deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri, che hanno avviato le indagini. Dopo il processo, è stata pronunciata la condanna, che prevede anche un risarcimento da stabilire in sede civile e una provvisionale di 100mila euro. L’avvocato della ragazza ha commentato che, sebbene nessuna sentenza o risarcimento possa riparare completamente al danno subito dalla sua assistita, la condanna rappresenta una vittoria per il lavoro svolto dalla procura e la coraggiosa decisione della ragazza di denunciare l’abuso. Si spera che questa sentenza possa essere un incoraggiamento per altre vittime di violenza, affinché trovino la forza di rompere il silenzio e riprendere il controllo delle loro vite.
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